Come gestire l’ernia iatale nel fitness?
L’ernia iatale o ernia dello iato esofageo è una condizione di erniazione dello stomaco che subisce una sorta di spostamento verso l’alto passando per lo iato esofageo e arrivando nel torace. Si tratta di un problema che incide sulla postura e impone una posizione di chiusura al corpo. Ma quanto incide l’ernia iatale nel fitness?
Questa condizione si presenta spesso asintomatica o può portare alla comparsa di dolori a carico del tratto intestinale, un corredo di sintomi che spesso lasciano spazio ad altre interpretazioni (digestione più lenta, aerofagia reflusso gastroesofageo e simili).
Gli esercizi e principalmente gli esercizi a braccia sollevate potrebbero aggravare la condizione già esistente o creare un ambiente fertile per una potenziale complicanza.
La postura a braccia sollevate allunga le pareti dello stomaco in verticale e sollecita le fibre colinergiche del fondo gastriche, provocando la produzione di acido cloridrico e la conseguente irritazione delle mucose.
L’allungamento poi prolunga la fascia connettivale anteriore al corpo in modo eccessivo e finisce per interessare tutti gli organi avvolti. La tensione può peggiorare la condizione parziale di ernia iatale e predisporre la risalita di parte dello stomaco nei soggetti con tessuti collagenosi deboli.
Ernia iatale nel fitness
Una regola generale potrebbe essere quella di valutare la flessibilità del soggetto nella flessione della spalla, sollevando le braccia sopra la testa.
L’allenamento dei muscoli addominali potrebbe aumentare la pressione sottodiaframmatica e per questo potrebbe provocare la fuoriuscita dell’ernia.
Come capire se vi è un’ernia iatale?
Il soggetto dovrebbe essere sottoposto a un test capace di evidenziare la libertà di movimento e il potere di flessione.
Sdraiare il soggetto su di una panca e verificare fino a che punto le sue spalle riescono a sollevarsi sopra la testa senza inarcare la bassa schiena. Perché?
Se le spalle sono libere di muoversi allora vi è una buona elasticità dei tessuti mentre se le spalle non riescono a flettersi sopra la testa senza compenso lombare, allora la cattiva flessibilità dei tessuti potrebbe compromettere l’integrità delle strutture anteriori e la fascia viscerale anteriore.
È bene sempre valutare la condizione posturale del soggetto in questione per cercare di carpire i suoi limiti in relazione al piano di allenamento.
Ernia iatale e osteopatia
La medicina naturale osteopatica può aiutare a gestire i disturbi legati a visceri e le complicazioni strutturali e posturali che ne derivano.
L’opportuna manipolazione sulle fasce viscerali e le strutture ad esse connesse può migliorare la loro funzionalità: riducendo le sollecitazioni sulle pareti che secernano acido cloridrico è possibile stimolare un maggior controllo delle parti gastriche e della secrezione acida.
Come gestire l’ernia iatale nel fitness? Semplicemente prestando attenzione all’allenamento e sviluppando un trattamento conservativo o curativo con l’osteopata.
Ovviamente i soggetti che soffrono di ernia iatale dovrebbero evitare attività sportive come il body building o sport che prevedono il sollevamento pesi per non arrivare a una situazione limite in cui diventa necessario l’intervento chirurgico.
È possibile optare per esercizi soft dietro consiglio di un personal trainer o dare vita a lunghe passeggiate a passo veloce per scongiurare il rischio sedentarietà e aiutare in caso di sovrappeso.