Curry spezia: ingredienti, proprietà, benefici, ricette e controindicazioni
Il curry è una miscela di spezie che arricchisce i piatti tradizionali e le pietanze più sfiziose, restituendo proprietà interessanti. Scopriamolo meglio.
La lavorazione di curcuma, cumino, cannella, coriandolo, cardamomo, pepe nero, zenzero, chiodi di garofano, noce moscata, peperoncino e fieno greco dà vita a una spezia di colore giallo sorprendente.
Il curry, grazie ai suoi ingredienti essiccati, lavorati e mescolati, racchiude alcune proprietà curative davvero interessanti (quelle che caratterizzano le spezie).
Attenzione a non confondere la miscela di spezie con il curry pianta: la Murraya Koenigii è una pianta aromatica usata nella cucina orientale.
Curry: Proprietà e benefici
Il Paese natale del curry (chiamato anche masala) è l’India, ma la spezia si è diffusa ben presto in tutta l’Asia e altri Paesi.
Il rapporto percentuale delle spezie per curry cambia da zona a zona e realizza una colorazione diversa (più gialla o più rossa a seconda dei casi), ma resta comunque una miscela dagli effetti benefici.
- Infiammazioni – La curcumina proveniente dalla curcuma sviluppa un’azione antinfiammatoria che tratta le infiammazioni e previene le patologie pro infiammatorie.
- Radicali liberi – I principi attivi contrastano l’attività dei radicali liberi, frenando l’invecchiamento cellulare e l’insorgenza di malattie degenerative.
- Digestione – La presenza di cumino e zenzero favorisce il processo digestivo mentre i chiodi di garofano contrastano le attività batteriche.
- Cuore – La spezia promuove la salute del sistema cardiovascolare e tiene sotto controllo il valore dei trigliceridi, limitando al minimo il rischio di attacco di cuore.
- Glicemia – Secondo alcuni studi, il curry sarebbe in grado di tenere a bada i livelli di zucchero nel sangue ed evitare l’iperglicemia (anticamera del diabete).
- Peso corporeo – Il fatto che la spezia stimoli il metabolismo basale aiuta il corpo a sfruttare i grassi come fonte energetica. Il risultato è una perdita di peso.
Come usare il curry nelle ricette
Il curry è una spezia destinata ad arricchire i piatti della nostra tradizione e a caratterizzare le pietanze orientali. Può essere usata per insaporire primi piatti, zuppe, carne, pesce, crostacei, verdure e salse.
È possibile usare masala diversi, dal garam masala (mix indiano e pakistano molto piccante) al tandoori masala (spezia adatta a cucinare nel tandoor) fino al pav bhaji masala (miscela usata per le verdure).
Oltre a usare il curry nelle ricette, è possibile impreziosire con le sue proprietà alcune bevande calde come tè e tisane.
Il segreto per preparare il curry in casa è pestare tutte le spezie in un mortaio o un mixer, creando la miscela giusta per le pietanze.
Basta mettere in una padella 1 cucchiaio di semi di cumino, 2 cucchiai di semi di coriandolo, 1/2 cucchiaio di pepe nero in grani, 2 cucchiai di chiodi di garofano, 1 cucchiaio di zenzero in polvere, 1/2 cucchiaio di peperoncino in polvere, 1/2 cucchiaio di cannella in polvere, 1/2 cucchiaio di semi di cardamomo, 1/2 cucchiaio di noce moscata, 1 cucchiaio di semi di fieno greco e 2 cucchiai di curcuma.
A questo punto tostare gli ingredienti a fiamma media per 5-10 minuti (mescolando continuamente) e fare raffreddare prima di pestare il tutto nel mortaio o nel mixer.
La polvere ottenuta va addizionata con un latro po’ di curcuma, zenzero e peperoncino, conservata in un barattolino di vetro con chiusura ermetica e riposta in un luogo asciutto e fresco. Dopodiché si può usare il curry in qualsiasi piatto.
Curry: Controindicazioni
Il curry è ben tollerato dall’organismo, ma riserva qualche controindicazione in particolari condizioni di salute.
Per esempio, stimolando la produzione di acidi biliari, non è ideale per chi soffre di calcoli renali o calcoli alla cistifellea.
Semaforo rosso anche per chi soffre di gastrite e ulcere gastriche perché il pepe e il peperoncino potrebbero infiammare il sistema urinario.
La spezia è controindicata anche per tutti coloro che assumono farmaci per la fluidificazione del sangue a causa del suo potere anticoagulante.
Per quanto riguarda la gravidanza, invece, non ci sono rischi mentre sarebbe meglio evitala durante la fase di allattamento.