Come evitare la sindrome da shock tossico o TSS

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La sindrome da shock tossico o TSS si presenta come una risposta infiammatoria a un’infezione batterica, una condizione provocata da alcuni ceppi batterici. Generalmente si tratta di una condizione collegata all’uso di assorbenti interni durante il ciclo mestruale, ma può interessare anche uomini e bambini.

TSS- foto m.dagospia.com

L’infezione che determina il  Toxic Shock Syndrome si verifica quando i batteri penetrano nel corpo attraverso un’apertura cutanea quali taglio, piaga o ferita, si fa uso prolungato di antibiotici, ci si affida a metodi contraccettivi particolari (diaframma vaginale o spugna contraccettiva) oppure si soffre di infezioni ginecologiche o dell’utero.

Non si sa con certezza perché gli assorbenti interni abbiano controindicazioni in tal senso, ma probabilmente si può imputare una responsabilità alla posizione prolungata del tampone (attira batteri) e ai possibili graffi prodotti sulla vagina.

Shock tossico VS shock tossico streptococco

Sindrome da shock tossico- foto wellme.it

La sindrome da shock tossico viene spesso confusa con un’altra condizione generata dalle tossine prodotte dallo streptococco di gruppo A (GAS).

Di fatto, la sindrome dello shock da streptococco TSLS o sindrome simile a quella TSS si verifica nel momento in cui questo tipo di batteri si trova in distretti corporei inediti come sangue, muscoli o polmoni.

Le due condizioni condividono sintomi e trattamenti, ma nonostante ciò la TSLS non può essere associata all’uso di tamponi vaginali.

TSS o sindrome da shock tossico: Sintomi

Quali sono i sintomi della TSS?- foto bigodino.it

L’incidenza della TSS legata all’uso di tamponi vaginali si è fortemente ridotta grazie ai cambiamenti produttivi introdotti dalle aziende produttrici e alla rimozione dal mercato di alcuni prodotti ad alto rischio.

Oggi il pericolo di contrarre la sindrome da shock tossico o mestruale risulta ridotto al 70% dei casi e varia in base a grado di assorbenza, composizione chimica del tampone e condizioni particolari (parto, infezioni postoperatorie e altro).

Il corredo di sintomi della sindrome mestruale da shock tossico si manifesta in maniera improvvisa e possono variare da persona a persona:

  • Diarrea
  • Dolori muscolari
  • Eruzioni cutanee
  • Febbre
  • Mal di testa
  • Nausea
  • Perdite vaginali
  • Pressione arteriosa bassa
  • Rossore intorno a occhi, bocca e vagina
  • Stato confusionale
  • Vertigini
  • Vomito

Trattamenti

Cura per la TSS- foto streptococco.com

Ovviamente l’unica cura possibile per la sindrome da shock tossico è di natura antibiotica e per questo il ricovero ospedaliero è d’obbligo.

Nei casi più gravi può essere necessario il ricovero in terapia intensiva, il controllo continuo e la somministrazione di  immunoglobuline per neutralizzare le tossine prodotte dai batteri.

È possibile trattare questa emergenza medica con altri tipi di trattamenti:

  • Farmaci per stabilizzare la pressione arteriosa
  • Somministrazione di liquidi
  • Somministrazione di gammaglobuline per eliminare l’infiammazione

Prevenzione

Come prevenire la TSS- foto donnamoderna.com

Esistono alcune linee precauzionali per ridurre il rischio di sviluppare la TSS, un modo per prevenire la spiacevole situazione:

  • Cambio del tampone vaginale ogni 4-8 ore
  • Evitare tamponi vaginali se si hanno precedenti di sindrome da shock tossico
  • Lavarsi le mani per rimuovere i batteri
  • Pulire tagli e incisioni chirurgiche
  • Uso di assorbenti esterni a bassa assorbenza durante il periodo mestruale
  • Utilizzo di assorbenti esterno durante i giorni leggeri del ciclo
  • Conservare la confezione degli assorbenti in posto pulito e asciutto

Purtroppo non è possibile gestire la TSS con rimedi naturali o trattamenti fitoterapici perché si tratta di una vera e propria emergenza medica. Queste poche e semplici linee guida possono essere molto utili per non rischiare la manifestazione di un problema con cui il sesso femminile inizia a prendere confidenza solo ora.

C’è da dire che quando l’infezione è causata da Staphylococcus aureus e Streptococcus pyogenes aumenta automaticamente il rischio che questa sindrome possa causare complicanze importanti (insufficienza renale, epatica e cardiaca e funzioni vitali limitate) e diventare letale (secondo gli Istituti nazionali della sanità circa nel 50% dei casi).

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