Creme solari: Le insidie nascoste

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Per decenni i dermatologi hanno ribadito con forza la necessità di applicare le creme solari prima di qualsiasi esposizione alla luce solare, anche e soprattutto nel caso di bambini piccoli. Essi insistevano col dire che l’uso di una protezione solare avrebbe permesso di impedire che si sviluppasse il cancro della pelle.

creme solari

Nonostante le raccomandazioni dei dermatologi, negli ultimi dieci anni, molti scienziati che studiano il cancro sono giunti praticamente alla conclusione opposta: “l’uso di sostanze chimiche per la protezione solare possono essere causare un aumento nell’incidenza del cancro e l’esposizione alla luce solare può effettivamente ridurre i tassi di cancro umani e migliorare la nostra salute”.

In sostanza i filtri solari chimici fanno più male che bene?
Sembra proprio di si, poiché molti filtri solari chimici, fortemente usati in ambito cosmetico e dermatologico per la creazione di creme solari, possono effettivamente aumentare il numero delle cellule cancerogene dell’organismo, e in virtù delle loro proprietà, generare radicali liberi.

E non è tutto, molti prodotti chimici comunemente usati per le protezioni solari hanno forti azioni estrogeniche che potrebbero causare seri problemi dello sviluppo sessuale e della funzione riproduttiva da adulto.

Alcune ricerche hanno dimostrato che il più grande aumento di melanomi si è registrato nei paesi dove l’uso di filtri solari e di creme solari è stato fortemente promosso. L’aumento dei melanomi è stato eccezionalmente elevato in Australia, a Queensland, dove attualmente vi sono più casi di melanoma pro capite di qualsiasi altro luogo sulla Terra.

Tuttavia, altri studiosi pensano che l’aumento di cancro sia dovuto al fatto che le persone che indossano un più alto fattore di protezione solare, tendono a stare a contatto diretto con i raggi solari molto più a lungo, perché si sentono protetti. Quindi, a detta di costoro, il vero problema non risiederebbe nelle protezioni solari, ma in un comportamento scorretto da parte di chi li utilizza.

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