Carruba: proprietà, benefici e utilizzi
La carruba si presenta come un baccello scuro, polposo e pieno di semi che cresce spontaneamente dall’albero di carrubo, un sempreverde della famiglia delle Fabaceae (Ceratonia Siliqua) tipica delle zone mediterranee (Nord Africa, Asia, Cipro e Italia) che raggiungere anche i 500 anni di età.
I frutti della pianta di carruba venivano utilizzati in passato come mezzo di sostentamento per uomini e animali, una pratica decisamente dimenticata. Attualmente, le carrube vengono sfruttate per l’alimentazione animale e molto più sporadicamente per l’alimentazione umana.
Composizione chimica
La carruba è un alimento molto calorico ed energetico: 100 grammi di carrube apportano ben 207 calorie. Più in particolare, i frutti simili ai baccelli del fagiolo conservano una composizione chimica davvero ricca:
- Acqua
- Proteine
- Zuccheri
- Grassi
- Fibre alimentari
- Ceneri
- Sali minerali (potassio, calcio, sodio, fosforo, magnesio, zinco, rame, manganese, selenio e ferro)
- Vitamine (vitamina A, B1, B2, B3, B5, B6, B12, vitamina C, vitamina E, K e J e folato alimentare)
- Acidi grassi (Omega 3 e Omega 6)
Carruba: Proprietà curative
Questi frutti conservano un ricco complesso di sostanze benefiche ed elementi capaci di apportare notevoli benefici all’organismo:
- Lassativo – Se la farina di carrube presenta proprietà assorbenti capaci di gestire le situazioni diarroiche, la polpa di carruba fresca conserva proprietà altamente lassative.
- Saziante – L’alta percentuale di fibre alimentari rendono la carruba un alimento con capacità saziante, una proprietà utile in caso di dieta dimagrante.
- Osteoporosi – La quantità di calcio e fosforo svolge un ruolo attivo nella prevenzione dell’osteoporosi e nel progressivo indebolimento delle ossa.
- Colesterolo – Secondo uno studio pubblicato sull’European Journal of Nutrition, i prodotti alimentari con fibre di carruba restituiscono effetti positivi nella riduzione del tasso di colesterolo nel sangue.
- Antiossidante – I polifenoli estratti dai baccelli di carrube sviluppano un’azione contro i radicali liberi.
- Anti-diabete – L’elevato contenuto di fibra e un basso indice glicemico rendono questo frutto particolarmente consigliato in caso diabete. Perché? È stato riscontrato come il D-pinitolo presente sia capace di aumentare l’assorbimento di glucosio da parte dei muscoli e diminuire la produzione di insulina.
Carruba e cacao
Le carrube conservano un gusto che richiama le note del cacao e risultano molto più ricche di proprietà nutrienti, meno caloriche e prive di sostanze psicoattive.
Molti non sanno che la carruba viene utilizzata come alternativa priva di glutine al cacao, una valida soluzione per chi risulta allergico o intollerante al cioccolato o chi soffre di celiachia.
I semi di questo frutto danno vita alla farina di carruba come ingrediente per preparare bevande e dolci al gusto di cacao e la pasta di carruba viene impiegata nella produzione di vero e proprio cioccolato.
Carruba come si mangia
Abbiamo imparato a conoscere le carrube, ma come si mangiano? Non resta che scoprire come sfruttare la carruba nelle ricette dolci e salate:
- Snack a base di carrube – I baccelli di carrube al forno possono essere uno snack gustoso e dietetico. Non bisogna far altro che prendere delle carrube fresche, infornare i baccelli a 120° per una 10 minuti e consumarli all’ora della merenda, facendo attenzione a non mangiare i semi!
- Liquore di carruba – Si tratta di una bevanda molto semplice da preparare: lasciare in infusione le carrube a pezzi all’interno dell’alcool per circa un mese, mescolare di tanto in tanto, preparare uno sciroppo a base di acqua e zucchero, aggiungerlo all’alcool, mescolare e filtrare il composto.
- Farina di carrube homemade – Semplicemente raccogliendo carrube bio, seccando i baccelli o tostandoli in forno ed eliminando i semi sarà possibile tritare la polpa e conservarla in un barattolo di vetro in frigo.
- Farina di semi di carrube come addensante – Questa farina ricavata dai semi può essere usata come addensante nelle ricette quali salse, zuppe, gelati e creme o come additivo a livello industriale (es. caramelle a base di carrube).
- Pasta fatta in casa – La farina di carrube può rendere la pasta fatta più profumata e colorata. Come? Basta aggiungere la polvere di carrube con una dose di 1 etto su 400 grammi di farina di grano duro!
- Crema spalmabile alla carruba – È sufficiente tritare a crema delle nocciole tostate con un robot da cucina, aggiungere 1 o 2 cucchiai di farina di carrube, un po’ di dolcificante e dell’olio di riso fino a ottenere la consistenza desiderata.
- Insaporitone di dolci – La farina di carrube può arricchire molte preparazioni dolci quali torte, crostate, muffin, crepes e biscotti. Ma attenzione a limitare l’uso dei dolci per evitare che il sapore zuccherino renda tutto stucchevole!
- Pane alla carruba – Bastano un paio di cucchiai di farina di carrube all’impasto del pane per ottenere un sapore e profumo.
- Dolcificante – La farina di carrube può essere utilizzata per dolcificare preparazioni come yogurt e frullati.
Controindicazioni
Sembra che le carrube siano un alimento abbastanza sicuro per bambini e donne in gravidanza o allattamento. Non esistono notizie o casi capaci di dimostrare la tossicità di questo ingrediente vegetale.
Nonostante ciò è preferibile consultare il medico in caso di manifestazioni allergiche ai suoi componenti ed eruzioni cutanee, specialmente se si intende utilizzarle a lungo termine.
È bene mantenersi sotto controllo medico in caso di:
- Anemia
- Diabete
- Insufficienza renale
Curiosità
Dove è possibile rintracciare i frutti di carrubo? In commercio è possibile trovare le carrube a prezzi molto alti.
La buccia di carrube si presenta molto dura e contiene una polpa molto dolce mentre i semi risultano duri, troppo per poter essere mangiati.
Le proprietà delle carrube vengono utilizzate per gestire e curare le gastroenterite nei neonati e negli adulti.
La fermentazione della polpa delle carrube da vita a un alcool molto utilizzato a livello industriale.
Il legno del carrubo viene utilizzato come elemento duro in falegnameria.
Il carato ovvero l’unità di misura di diamanti e metalli preziosi trae origine proprio dai semi di carrube: i semi pesanti e duri sono stati soprannominati per l’appunto carati e utilizzati come unità di misura dell’oro (1 quinto di grammo).
Storicamente le carrube erano associate alla figura di San Giovanni Battista perché si riteneva che il Santo le avesse consumate nel deserto.