Cardamomo: proprietà, benefici ed effetti collaterali
La spezia del cardamomo è un ingrediente ancora poco conosciuto nella cucina nostrana, ma molto apprezzato per l’aroma intenso e il tocco orientale che conferisce a ogni piatto. Odore e sapore tracciano il profilo di una spezia dalle proprietà medicamentose e sfruttare in erboristeria e omeopatia, il cardamomo per l’appunto.
La pianta del cardamomo è rintracciabile in tutta la zona del Sud Est asiatico, una pianta appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae (la stessa di zenzero e curcuma) che si presenta in differenti specie, tra cui la Elettaria Cadamomun o cardamomo verde, l’Elettaria Repens o cardamomo di Ceylon e la Amomum Subulatum o cardamomo nero del Siam.
Di questa particolare pianta possono essere usati i baccelli allungati essiccati oppure i piccoli semini macinati per ricavare una polvere dal sapore acidulo e profumato, uno degli ingredienti del curry utilizzato ancor oggi nella medicina popolare cinese ed indiana.
Composizione chimica
Nonostante esistano più varietà di questa pianta, il cardamomo contiene una composizione chimica comune caratterizzata da acqua, fibre, grassi, ceneri, proteine e carboidrati e più in particolare da:
- minerali (potassio, magnesio, calco, fosforo, manganese, magnesio, rame, zinco e ferro)
- vitamine (vitamina A, vitamine B1, B2, B3 e B6 e vitamina C)
- olio essenziale (terpinolene, geraniolo, mircene, sabinene, nerolo, pinene, linalolo, cineolo, limonene, borneolo e terpineolo)
- amido
- fitosteroli
Cardamomo: proprietà e benefici
La composizione chimica e i principi attivi tipici di questa poco conosciuta spezia preservano notevoli proprietà, un mix benefico per l’organismo:
- Azione antisettica – La presenza di borneolo sviluppa un’azione disinfettante efficace contro i microorganismi presenti nel cavo orale o nell’intestino, mentre la presenza di cineolo agisce contro le affezioni delle vie respiratorie (mal di gola e tosse).
- Proprietà antinfiammatoria – I flavonoidi contenuti come il limonene inibiscono la produzione delle molecole che innescano la formazione delle emorroidi.
- Facoltà digestive – Cineolo e limonene stimolano la secrezione gastrica e per questo facilitano la digestione, aumentano i movimenti della muscolatura liscia dello stomaco (peristalsi) e favoriscono l’espulsione dei gas presenti.
- Azione antiossidante – Le vitamine, i fitonutrienti e gli oli essenziali contrastano l’attività dei radicali liberi e contrastano la loro azione ossidante.
- Proprietà anti venefiche – Sembra che si utilizzi in India come antidoto al morso dei serpenti velenosi.
- Effetto dimagrante – Riesce ad agevolare il buon funzionamento del metabolismo e per questo sarebbe un valido aiuto per perdere peso.
- Proprietà ipotensiva – La King Saud University sembra aver dimostrato che questa spezia possa abbassare il battito cardiaco e agire positivamente sull’ipertensione.
- Doti afrodisiache– L’elevato contenuto di cineolo lo rende un valido agente che attiva i centri neuronali dell’eccitazione, operando come un potente afrodisiaco e antidepressivo.
Cardamomo: dove trovarlo e utilizzi
La spezia orientale si acquista in erboristeria o nei negozi biologici forniti sotto forma di bacche a un prezzo variabile (circa 7 euro per 100 grammi) e in polvere a un costo che si aggira intorno ai 7 euro per una confezione da 200 grammi. Ma come si usa?
- Cucina – I semi di cardamomo triturati possono insaporire pietanze a base di carne e preparazioni orientali oppure aromatizzare caffè e tè.
- Erboristeria – I baccelli possono dar vita a tisane benefiche utili per calmare tosse, raffreddore e mal di gola; le compresse o capsule possono aiutare a gestire le emorroidi e la pressione sanguigna; l’olio essenziale viene usato per uso topico per lenire l’infiammazione causata da punture di insetto o scottature.
- Omeopatia – Viene utilizzato per le formulazioni utili a contrastare la flatulenza e l’inappetenza.
Cardamomo: controindicazioni ed effetti collaterali
La regola generale da seguire è quella di non esagerare nelle dosi giornaliere. L’uso eccessivo della spezia può comportare effetti collaterali quali:
- nausea e diarrea (un aumento della peristalsi gastrica e intestinale corrisponde a una aumento dell’attività dell’apparato digerente)
- gastrite (l’incremento della secrezione dei succhi gastrici rischia di infiammare le pareti gastriche)
I soli casi in cui il cardamomo provoca controindicazioni sono:
- calcoli biliari (l’aumentata attività dell’apparato digerente rischia di aumentare la secrezione biliare)
- terapie farmacologiche (farmaci per il fegato, HIV e depressione)
Curiosità
Purtroppo sono ancora molte le cose che non si sanno sul cardamomo, storia, metodi di lavorazione e utilizzi:
- L’olio essenziale si ottiene dai semi essiccati tramite distillazione a vapore.
- L’aroma particolare veniva usato dagli egizi per combattere l’alito cattivo e dai romani come profumo.
- Il cardamomo viene annoverato nell’elenco delle spezie più care al mondo, dopo lo zafferano e la vaniglia.
- La tradizione popolare riporta la spezia afrodisiaca come un rimedio naturale contro l’impotenza.
- In Europa, il cardamomo viene utilizzato in ricette destinate alla preparazione di dolci.