Carbone vegetale contro stitichezza: cos’è, come funziona e dove si compra

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Soffrite di gonfiore, di dolore addominale, aerofagia, diarrea e di colon irritabile? “Il carbone vegetale” può aiutarvi. Esso è simile al carbone comune, ma viene utilizzato soprattutto per uso medicinale. Per rendere il carbone attivo, i produttori creano, mediante l’ausilio di un gas, parecchi spazi interni o “pori”. Questi pori aiutano carbone vegetale a “intrappolare” le sostanze chimiche.

Il carbone vegetale è un rimedio naturale “perfetto” per chi soffre di disturbi all’intestino e vuole dimagrire la pancia. Detto anche carbone attivo, si può trovare in commercio sotto forma di compresse.

Carbone attivo- foto rodalesorganiclife.com

Nell’articolo di oggi approfondiamo l’argomento, vedendo insieme quali sono i benefici, le proprietà e le controindicazioni del carbone vegetale. Iniziamo quindi a rispondere alla prima importante domanda: a cosa serve il carbone vegetale?

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Carbone vegetale: Proprietà

Proprietà carbone attivo- foto fitmivida.com

Il carbone attivo viene utilizzato per trattare gli avvelenamenti, ridurre il gas intestinale (flatulenza), per abbassare i livelli di colesterolo, per prevenire i postumi di una sbornia e trattare i problemi di flusso della bile (colestasi) durante la gravidanza. Il carbone attivo è in grado di intrappolare le sostanze chimiche e ne impedisce il loro assorbimento da parte dell’intestino.

Il carbone vegetale è un prodotto economico ed efficace che spesso non rappresenta la nostra prima scelta, anche se è riconosciuta a livello internazionale da molti anni, la sua capacità di disintossicare il corpo.

La dimostrazione del suo potere come antidoto ad un veleno fu fatta nel 1813, a Montpellier, da un farmacista di nome Touéry, che all’Accademia di Medicina di Francia, si fece somministrare una dose letale di veleno senza sorbirne alcun effetto e tutto grazie al fatto che aveva assunto del carbone vegetale.

La notevole capacità di assorbire le particelle organiche e i gas tossici consente un ampio uso del carbone vegetale anche per via in area, che va dal suo impiego in maschere antigas ai farmaci per i problemi digestivi.

Il carbone vegetale attivo una volta assunto, rimane nel tratto intestinale dove viene ben tollerato. Lì, assorbirà tutto ciò che vi è di indesiderato all’interno del corpo (additivi, residui di pesticidi o fertilizzanti, batteri tossici da pesce o crostacei, aria) al fine di disintossicare l’organismo.

Oltre a disintossicare il corpo, il carbone vegetale regola la funzione intestinale. Questo può essere utilizzato con successo in casi di diarrea, gastroenterite, mal di stomaco, aerofagia, flatulenza e anche nei casi di infezioni intestinali accompagnate da costipazione e fermentazione intestinale.

L’azione a livello intestinale avvia un doppio processo:

  1. Assorbimento di gas e dei batteri che causano questi gas (molti disturbi digestivi funzionali che, spesso insorgono a causa di una dieta povera, eccessivo consumo di dolci, cibi fritti o alcool possono essere combattuti con il carbone vegetale).
  2. Riduzione del dolore addominale, dei crampi, del bruciore di stomaco, del gonfiore.

Riducendo i gas intestinali, il carbone vegetale funziona per far dimagrire la pancia e ritrovare una splendida silhouette. Ma, elimina anche l’alito cattivo dovuto soprattutto ad un’intensa fermentazione intestinale, creando un vero e proprio bendaggio intestinale.

Il “carbone attivo” viene estratto da diverse piante e viene sottoposto a un trattamento speciale (carbonizzazione + infusione con vapore acqueo) che crea sulla superficie innumerevoli e minuscoli pori, a cui si devono le sue proprietà. La capacità di assorbimento, varia a seconda della pianta utilizzata come base.

Il carbone attivo ottenuto dai gusci delle noci di cocco è 25 volte più efficace rispetto alle altre piante. Un grammo di carbonio vegetale da noce di cocco dona una superficie di assorbimento di 2.000 m2 di dimensioni che corrisponde a 8 campi da tennis!

Carbone vegetale in gravidanza

Carbone vegetale in gravidanza- foto vklokanica.24sata.hr

Il carbone vegetale in gravidanza può essere utilizzato? Le donne in dolce attesa devono seguire sempre mille precauzioni. Quindi è più che lecito chiedersi se il carbone vegetale durante la gestazione può causare qualche problema alla mamma o il bambino.

Secondo gli esperti il carbone attivo può essere utilizzato dalla donna incita, purché lo faccia con moderazione e sempre dopo il parere del proprio medico o ginecologo. Questo perché potrebbe in piccole percentuali compromettere le capacità dell’organismo di assorbire oligoelementi.

Viene sconsigliato l’utilizzo a quelle donne che soffrono di anemia. Assumere il carbone vegetale durante l’allattamento impoverisce il latte e per tanto prima di utilizzarlo, è bene consultare uno specialista. Anche se di natura omeopatica, il carbone attivo è pur sempre un farmaco e per tanto non può essere assunto alla leggera.

Modo d’uso

Pane nero- foto lapam.eu

Le dosi di assunzione del carbone attivo consigliate come antifermentativo/antiputrido sono di circa mezzo grammo al giorno (2-4 capsule da assumere lontano dai pasti).

In caso di meteorismo, aerofagia e flatulenza si è dimostrata efficace l’associazione di carbone vegetale con piante o estratti ad azione carminativa come finocchio, cumino e coriandolo.

Il carbone attivo va somministrato in una dose media pari a 50 grammi da ingerire ogni 4 ore per tre volte in caso sia necessario agire come agente detossinante.

Ma è vero che il carbone vegetale è cancerogeno? I prodotti da forno a base di farina di carbone vegetale devono essere consumati con parsimonia considerando che vengono utilizzati circa 15 grammi di carbone attivo per 1 chilo di farina.

Mangiare pane al carbone vegetale o pizza al carbone vegetale potrebbe significare assumere una quantità pari a 2-4 compresse, ma allo stesso tempo ridurre l’efficacia del carbone attivo.

Non bisogna dimenticare che consumare grandi quantità di pizza nera o pane al carbone vegetale conferirebbe una grande quantità di benzopirene, una sostanza cancerogena insita nella composizione del carbone derivante dalla combustione del legno.

In America questo prodotto, contrassegnato con il codice E153 viene vietato per il consumo alimentare. Quindi il carbone vegetale fa male? In Europa il regolamento UE N. 1129/2011 sugli additivi alimentari concede l’utilizzo per molti prodotti da forno come pizza, cracker e fette biscottate.

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Carbone vegetale: Controindicazioni

Carbone attivo: Controindicazioni- foto benesserecorpomente.it

In linea generale il nostro organismo tollera ottimamente il carbone attivo. Gli effetti collaterali sono quindi praticamente inesistenti. Tuttavia, bisogna ricordare che:

  • Il carbone attivo può interferire con le capacità dell’organismo di assumere le sostanze nutritive e qualsiasi farmaco. Ecco che la sua assunzione dovrebbe avvenire lontano dai pasti o altri trattamenti orali.
  • Non dovrebbe essere assunto in caso di blocchi intestinali, appendicite, patologie dell’intestino e dello stomaco.

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