Capelli mossi: come ottenere un effetto ondulato senza stressare la chioma

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Le riviste di moda, e ancor di più i social, propinano immagini di perfezione dove i soggetti rappresentati sfoggiano chiome perfette, instillando nell’osservatore l’idea che non sia possibile ottenere i loro stessi risultati. In realtà avere dei capelli sani e lucenti non è solamente una questione genetica o un affare che riguarda unicamente le persone famose: anche chi non ha questa fortuna può adottare alcune abitudini che, se svolte con costanza e quotidianamente, permettono di rivoluzionare il proprio aspetto. Le principali cause che portano ad avere una capigliatura debole sono una serie di comportamenti scorretti che vanno a minare l’equilibrio del cuoio capelluto: tenere sempre i capelli legati è un esempio, dato che compiere quest’azione li porta a spezzarsi facilmente, così come lavarli frequentemente ne fa abbassare le difese naturali.

Le cure per ottenere una chioma sana

I capelli parlano di noi, del nostro stato di salute e del nostro livello di stress. Le buone abitudini alimentari sono uno degli aspetti della vita che vanno curati se si vuole avere un chioma perfetta: essendo costituita dall’80% di proteine, consumare frutta e verdura durante e fuori dai pasti consentirà di arricchire la propria dieta di queste sostanze, portando conseguenze positive al cuoio capelluto. L’obiettivo è conferire ai capelli un aspetto idratato e impedire che si spezzino. Priorità va data anche agli alimenti contenenti vitamine  come cereali, legumi, asparagi, frutta secca che favoriscono il formarsi della cheratina. Per compensare la carenza di zinco, senza il quale si rischia la formazione della forfora, si possono assumere cibi come zucca e arachidi, consigliati appunto per combattere la forfora.

Molte donne tendono a lavare i capelli troppo frequentemente, anche ogni giorno, quando invece la soluzione migliore dovrebbe essere compiere tale operazione un paio di volte a settimana, servendosi di prodotti privi di silicone. L’azione che compie questo elemento è infatti quella di ricoprire il fusto del capello, intasando i follicoli che smetteranno di produrre i propri emollienti naturali.

Capelli mossi perfetti? È possibile

Un errore comune che viene fatto da parte di chi possiede una chioma riccia è quello di credere che sia uguale a quella di qualsiasi altra persona che abbia la stessa tipologia di capello. In realtà, pur avendo le stesse caratteristiche che sono secchezza ed effetto crespo, c’è un elemento determinante nel differenziare i vari tipi di riccio: la porosità. In che cosa consiste? Nella capacità dei capelli di trattenere e rilasciare l’umidità, che può essere alta, media o bassa. E da cosa è determinata? Dalla struttura del fusto del capello e allo stato in cui si trovano le cuticole. Per capire a quale delle tre categorie la capigliatura appartiene basterà prendere un capello e immergerlo in un bicchiere d’acqua a temperatura ambiente: se dopo una decina di minuti questo rimane in superficie vuol dire che avrà come proprietà insita quella della bassa porosità, se invece scende lentamente sul fondo sarà media, e se lo dovesse fare velocemente sarà alta. Una volta scoperto il grado di porosità, sarà più semplice individuare la cura adatta al proprio riccio e la risposta va ricercata nei prodotti di qualità, di cui fanno parte anche quelli proposti da Wella, facilmente reperibili anche online. Nel caso in cui  ci si trovi di fronte all’alta porosità, bisognerà puntare su soluzioni idratanti che contrastino l’eccessiva umidità che i boccoli vanno a inglobare, come quelli contenenti l’aloe vera.  Dei capelli con bassa porosità andrebbero nutriti invece con articoli a base di burro di karité e glicerina, perfetti per bloccare l’acqua all’interno del fusto del capello e renderlo così idratato. Le peculiarità di questa tipologia di chioma infatti sono la rigidità e la secchezza, provocate dalle cuticole ben chiuse che per questa ragione mal accettano i trattamenti di styling. Le squame andranno aperte con il calore e con la nutrizione grazie all’uso prodotti sopracitati.  

Lucentezza del capello: un indicatore di salute

Con la fine dell’estatesi va incontro a delle variazioni climatiche e all’abbassamento delle temperature: questi fenomeni inducono a cambiamenti ormonali che vanno a intaccare la salute dei capelli in autunno, rendendoli opachi e spenti.

Il primo step per conferire luminosità alla chioma è semplice: eliminare le doppie punte, ovvero la parte più vecchia del capello. Basta veramente togliere pochi centimetri per ottenere il risultato desiderato e favorire una ricrescita sana.  Un errore comune è quello di lavare la capigliatura spesso, credendo che questo porti alla sua lucentezza, quando in realtà si va a compromettere lo strato protettivo naturale del cuoio capelluto che lo va a difendere dai vari agenti esterni. Per quanto riguarda i prodotti, esistono in commercio maschere per capelli da lasciare in posa durante la notte per conquistare l’esito sperato in termini di brillantezza. Tra gli ingredienti più sfruttati vanno sottolineati l’olio d’oliva e l’olio di cocco, la cui apposizione deve essere fatta massaggiando ciocca a ciocca il capello, insistendo soprattutto sulle punte secche. Anche gli integratori possono svolgere un ruolo di prim’ordine per risolvere il problema, tuttavia da soli non sono in grado di rendere i capelli splendenti, ma rappresentano un’aggiunta a tutti i consigli precedentemente illustrati.

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