Blefaroplastica superiore e inferiore: pro e contro, rischi e quanto costa

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Lo sguardo definisce l’espressività del volto e può cambiare l’idea che gli altri hanno di noi. Per fortuna la blefaroplastica permette di correggere gli inestetismi delle palpebre. Scopriamola meglio!

Blefaroplastica- foto bigsta.net

Gli occhi sono lo specchio dell’anima e per questo godono di un canale comunicativo privilegiato, ciò che unisce la parte interiore con la componente estetica.

Uno sguardo disteso e bellissimo trasmette vitalità, intelligenza e gioia di vivere, considerazioni che influiscono nei rapporti lavorativi e sociali.

Il problema è che la cute degli occhi è sottile e delicatissima e per questo subisce più facilmente l’azione dei radicali liberi, gli effetti di una vita sregolata e l’attacco di agenti esterni.

Gli inestetismi dello sguardo possono essere risolti con la blefaroplastica, un intervento di chirurgia estetica che rimuove la pelle rilassata e in eccesso dalle palpebre.

Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sull’intervento chirurgico di blefaroplastica, prezzi e rischi compresi.

A cosa serve la blefaroplastica?

Pelle in eccesso- foto pixabay.com

Il tempo che passa e l’esposizione a freddo, caldo e agenti inquinanti insidiano la bellezza dello sguardo con il risultato di una pelle poco elastica, una cute in eccesso sulle palpebre e l’arrivo di borse sotto gli occhi.

La situazione viene accelerata dall’ingerenza di una predisposizione genetica, una vita stressante e una dieta poco equilibrata.

Il cedimento della pelle rende lo sguardo stanco e spento, influenzando la vita lavorativa e privata e arrivando a compromettere il campo visivo.

La blefaroplastica è un intervento estetico che promette di eliminare la pelle in eccesso e restituire allo sguardo quel tocco di vivacità e freschezza giovanile.

Solitamente la blefaroplastica interessa gli uomini e le donne sopra i 35 anni, ma può coinvolgere anche giovani con ptosi ereditaria e persone con palpebra orientale troppo marcata.

Questo tipo di intervento estetico ottiene risultati in base dell’età del paziente e la qualità dei tessuti, promettendo di durare per 10-15 anni.

Prima dell’intervento

Prima dell’intervento-foto pixabay.com

La blefaroplastica è una procedura personalizzata che implica una visita specialistica durante la quale il chirurgo valuta il tipo di intervento e le condizioni di salute del paziente.

I fattori che influiscono sulla riuscita dell’intervento sono tantissimi, dalla qualità della pelle e dei muscoli perioculari alla struttura del viso fino a quelle condizioni di salute che possono rappresentare un rischio.

Una volta stabilito il piano d’intervento, però, il paziente deve sottoporsi ad esami preliminari e ad analisi del sangue e delle urine.

Tipi di blefaroplastica

Intervento- foto pixabay.com

La procedura dura 30-60 minuti e avviene in anestesia locale, ma può durare di più e richiedere l’anestesia generale in relazione alle caratteristiche e alle condizioni del paziente.

La blefaroplastica può essere superiore, inferiore o completa a seconda che coinvolga solo le palpebre superiori, le palpebre inferiori o entrambe.

Il chirurgo pratica un’incisione nell’area in cui si piega la palpebra superiore e/o sotto le ciglia della palpebra inferiore e rimuove due porzioni di pelle e un po’ di grasso in modo da rimodellare lo sguardo.

Successivamente lo specialista sutura lungo le pieghe naturali della pelle per non lasciare cicatrici e nascondere qualsiasi tipo di segno.

A intervento terminato si aspetta che il paziente smaltisca l’anestesia per farlo tornare a casa nel giro di un paio di ore.

Bblefaroplastica transcongiuntivale

La blefaroplastica transcongiuntivale è un intervento di blefaroplastica della palpebra  inferiore che permette di “ringiovanire” lo sguardo senza incisioni esterne.

Il chirurgo interviene dall’interno della congiuntiva per ribaltare le borse in tutti quei casi in cui non c’è bisogno di rimodellare la pelle o il muscolo.

Blefaroplastica non chirurgica

Negli ultimi anni sono state elaborate alcune tecniche che raggiungono gli stessi risultati della blefaroplastica, ma senza bisturi.

  • Plexr – La tecnica ideata dal Prof. Giorgio Fippi promette di ridurre la palpebra in eccesso semplicemente “accorciando” la pelle attraverso la sublimazione delle cellule morte.
  • Acido ialuronico – Lo specialista inietta a livello sottocutaneo nella zona tra la palpebra inferiore e lo zigomo per eliminare le occhiaie. Dura più o meno 6-8 mesi.
  • Botulino – Un’iniezione di Botox può essere sufficiente per distendere i muscoli e innalzare l’arcata sopraccigliare per 4-6 mesi.
  • Laser – I trattamenti laser sollecitano il turnover della pelle dell’area perioculare e donano una nuova elasticità della pelle.
  • PRP – Il medico ricava dal sangue del paziente un estratto di plasma carico di piastrine che inietta nel contorno occhi per stimolare la produzione di collagene e ottenere nuova elasticità cutanea.
  • Fili tensori – Lo specialista applica dei fili di sospensione nella zona perioculare per sollevare la palpebra superiore e aprire lo sguardo.

Blefaroplastica, il post-operatorio

Cicatrici- foto colaz.co.uk

Dopo l’intervento di blefaroplastica vengono applicati dei bendaggi compressivi da tenere per qualche giorno.

Nell’immediato viene consigliato di procedere con impacchi freddi sugli occhi in modo da far sparire ematomi e lividi.

Il paziente deve seguire una terapia a base di colliri e pomate ed evitare le lenti contatto e il make-up per almeno una settimana.

Il consiglio generale che viene dato è quello di non sforzare la zona guidando, praticando sport, lavorando al pc oppure esponendosi al sole senza filtro protettivo.

Le cicatrici assumono una colorazione rosa per qualche giorno, salvo poi diventare invisibili nell’arco già di quattro settimane.

Dopo le prime tre settimane, quindi, il paziente può tornare alla vita di tutti i giorni, dividendosi tra lavoro, vita sociale e attività fisica.

Blefaroplastica: Rischi e complicanze

Bulbo oculare- foto pixabay.com

Pur essendo un intervento poco complicato e sicuro, non è detto che non esista il rischio di complicanze più o meno gravi.

Tra i casi più comuni di blefaroplastica non riuscita ci sono gli ematomi (possono richiedere l’asportazione dei coaguli), i problemi di cicatrizzazione (trattati con un intervento di correzione), le infezioni (cura antibiotica) e la secchezza oculare (implica l’uso di colliri specifici).

Per fortuna restano rarissimi i casi in cui la blefaroplastica ha portato il rischio di cecità o alla perdita parziale della vita.

Blefaroplastica: costi dell’intervento

Costi- foto pixabay.com

La blefaroplastica quanto costa? I costi della blefaroplastica variano in base al tipo di intervento, andando dai 1.500-4.000 euro per le palpebre superiori e/o inferiori ai 3.000-6.000 euro per una blefaroplastica completa.

Quando si parla di blefaroplastica gratis, invece, si fa riferimento a un intervento destinato a migliorare il campo visivo del paziente.

Il Sistema Sanitario Nazionale sovvenziona gli interventi di blefaroplastica necessari in caso di ptosi della palpebra superiore che copre l’occhio e non permette di vedere bene.

Blefaroplastica: opinioni ed esperienze

In rete circolano vari commenti sulla blefaroplastica e i suoi pro e contro da parte di chi si è sottoposto all’intervento, ma le opinioni sono particolarmente positive per quanto riguarda il risultato e la durata.

All’opposto i contro vanno dalla necessità di un intervento correttivo per una blefaroplastica non riuscita alla perdita di sensibilità  temporanea fino alle eventuali emorragie e infezioni.

Nella maggior parte dei casi, però, l’intervento ha restituito bellezza allo sguardo e valorizzato il volto, eliminando la cute in eccesso con la blefaroplastica superiore e/o ridimensionando le borse sotto gli occhi con la blefaroplastica inferiore.

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