Bacche di Maqui: proprietà, usi e controindicazioni
Il maqui è una pianta sempreverde originaria della regione geografica della Patagonia che produce bacche violacee commestibili, molto simili ai mirtilli.
La pianta maqui trova il suo clima ideale in Cile, nelle regioni di Aysem e Coquimbo, nelle isole di Juan Fernàndez e in Argentina ovvero in aree in cui il clima è rigido e piovoso e le zone sono poste sopra il livello del mare.
Valori nutrizionali
Il mirtillo della Patagonia è diventato nel tempo uno dei più chiacchierati rimedi naturali per via dei valori nutrizionali e del potere antiossidante.
Innanzitutto si tratta di un frutto dalla polpa ricca di succo, dal sapore dolce e dal basso contenuto calorico (100 grammi di maqui apportano 15 Kcal ovvero carboidrati, proteine e grassi).
La polpa e la buccia delle bacche blu conservano un’importante quantità di vitamine (vitamina C, vitamina E e vitamina B5) e sali minerali (potassio, magnesio e calcio).
Bacche di maqui: Proprietà
Il successo delle bacche maqui è determinato dal contenuto straordinario di polifenoli ovvero antiossidanti naturali che la pianta produce autonomamente per proteggersi dalle diverse condizioni atmosferiche e dall’attacco degli insetti.
La presenza di antocianine poi, sostanze che determinano il colore viola dei frutti, sviluppa l’importante azione antiossidante del frutto, proprio come accade per il mirtillo.
Quali sono le proprietà delle bacche maqui?
- Antinfiammatorie – Il numero di delfinidine presenti inibiscono l’attivazione di NFkB, un fattore responsabile dell’espressione di alcuni mediatori degli stati infiammatori (malattie cardiovascolari, artriti e simili).
- Metaboliche – L’enzima responsabile del controllo dei processi metabolici cellulati (AMPK) viene attivato dalle delfinidine e garantisce una migliore risposta metabolica dell’organismo.
- Terapeutiche – In sud America, le bacche di maqui venivano utilizzate per combattere dolore, febbre e infezioni.
Oggi lo stesso potere antiossidante riconosciuto alle bacche della Patagonia aiuta a prevenire l’aterosclerosi (gli antociani prevengono l’ossidazione del colesterolo nei vasi sanguigni), combattere la fragilità capillare (le antocianine proteggono le cellule che fungono da rivestimento dei vasi sanguigni), contrastare il diabete (gli antociani abbasserebbero la glicemia nel sangue) e avversare il cancro (gli antiossidanti proteggono il DNA dalle rotture provocate da raggi UV e sostanze tossiche).
Proprietà cosmetiche
La bacche blu-violaceo vengono sfruttate in ambito cosmetico per via del loro elevato potere antiossidante in grado di giovare alla salute di pelle e capelli:
- Disinfettante – La vitamina C sviluppa un’azione disinfettante che previene la comparsa di infezioni e brufoli.
- Emolliente – La vitamina E viene assorbita dalla pelle e, grazie alla sua consistenza lipidica, le fornisce morbidezza e idratazione prolungata.
- Anti-age – Le antocianine questa volta combattono i radicali liberi e la loro azione dannosa a carico delle cellule e previene la comparsa delle rughe.
- Ricostituente – Le vitamine del gruppo B favoriscono la rigenerazione cellulare dell’epidermide e del cuoio capelluto, restituendo forza e vigore ai capelli.
Usi e dosaggi
Molto raramente si riescono a reperire le bacche di maqui fresche nei mercati del nostro Paese, ma con un po’ di impegno è possibile rintracciare bacche o polpa di bacche congelate.
Questo intoppo però non impedisce di sfruttare le proprietà delle bacche di maqui sotto altre forme:
- capsule o compresse (bastano 2 capsule al giorno per fare il pieno di polifenoli, sali minerali e vitamina)
- polvere di maqui (soluzione solubile in acqua con una posologia di 5 grammi al giorno)
- integratori specifici (integrazioni alimentari per combattere le infiammazioni o per stimolare il metabolismo e la perdita di peso)
- succo di maqui (la spremitura dei frutti crea un succo da assumere puro o diluito in acqua 25-55 ml al giorno)
- creme viso (prodotti cosmetici per idratare le pelli secche)
Controindicazioni ed effetti collaterali
Non esistono studi sufficienti per poter esaminare gli effetti collaterali o le controindicazioni legati all’assunzione delle bacche maqui.
La somministrazione di prodotti a base di bacche blu deve essere calmierata e deve coinvolgere il parere del medico curante.
È meglio evitare l’uso di tali prodotti in concomitanza con altre cure, soprattutto con i medicinali per la riduzione dei livelli di colesterolo.
E, sebbene manchi di una precisa rappresentatività statistica, chi ne fa uso ha lamentato:
- stipsi (la vitamina C lo fa comportare proprio come gli agrumi)
- allergie (soprattutto nei bambini)