Anello anticoncezionale: Di cosa si tratta e come si usa
L’anello anticoncezionale è un dispositivo che permette di effettuare il controllo delle nascite. Esso è morbido, flessibile, a forma di cerchio e di circa 5 centimetri di diametro. Va inserito nella vagina, ove rilascia lentamente ormoni per controllare le ovaie e l’utero al fine di prevenire la gravidanza.
La combinazione di ormoni quali il progesterone e gli estrogeni rilasciati dall’anello anticoncezionale prevengono l’ovulazione (il rilascio di un uovo dalle ovaie durante il ciclo mensile di una donna). Se l’uovo non viene rilasciato, una donna non può rimanere incinta perché non c’è un uovo che lo sperma possa di fecondare. Gli ormoni presenti sull’anello hanno anche la funzione di ispessire il muco cervicale, rendendo difficile allo sperma l’entrata nell’utero e il raggiungimento delle uova che possono essere state rilasciate.
Inoltre, gli ormoni del dispositivo anticoncezionale, andranno ad influenzare il rivestimento dell’utero in modo che un uovo avrà difficoltà a fissarsi alla pareti dell’utero.
Al pari della pillola anticoncezionale o del cerotto, l’anello va utilizzato in base al ciclo mestruale di una donna. L’anello va inserito nella vagina (procedura simile all’inserimento di un tampone) il primo giorno del ciclo mestruale o prima del giorno 5 del ciclo mestruale e poi va lasciato in posizione per 3 settimane di fila. Alla fine della terza settimana, lo stesso giorno della settimana in cui è stato inserito, circa alla stessa ora del giorno, lo si rimuove. Entro pochi giorni, il ciclo mestruale dovrebbe iniziare. Alla fine della quarta settimana, lo stesso giorno della settimana in cui il precedente anello era stato inserito, si inserisce un nuovo anello e il processo ricomincia.
Il nuovo anello deve essere collocato in quel determinato giorno, anche se una donna ha ancora le mestruazioni.
Poiché gli ormoni in circolo non hanno effetto immediato, un’altra forma di controllo delle nascite (come il preservativo), dovrebbe essere utilizzata per i primi 7 giorni. Dopo 7 giorni, l’anello anticoncezionale dovrebbe funzionare e prevenire una gravidanza. L’esatta posizione dell’anello nella vagina non è decisivo, basta che ci si senta a proprio agio. Questo perché l’anello non funziona come un metodo di barriera per il controllo delle nascite. Se non ci si sente a proprio agio è possibile spingerlo più in fondo o rimuoverlo e reinserirlo. Poi, può essere lasciato a posto durante il nuoto, la balneazione, l’esercizio fisico e durante un rapporto.
L’anello anticoncezionale viene mantenuto in posizione da parte dei muscoli vaginali, quindi è improbabile che possa cadere. Se lo fa, può essere sciacquato sotto l’acqua fredda (non bollente!) ed essere reinserito entro 3 ore. Se passano più di 3 ore senza che l’anello venga posto in vagina, c’è una possibilità che la donna possa rimanere incinta e sarà necessario utilizzare una ulteriore forma di controllo delle nascite per 7 giorni fino a quando l’anello non entrerà nuovamente in funzione. Se l’anello rimane fuori per più di 3 ore durante la terza settimana, occorre chiamare il medico e vedere cosa si può fare.
Potrebbe essere necessario inserire un nuovo anello in modo da anticipare l’arrivo del ciclo. Comunque, bisogna utilizzare una ulteriore forma di controllo delle nascite.