Allergia graminacee, sintomi e cura
L’allergia è definita come una reazione anomala di un soggetto ad un antigene (sostanza estranea al corpo che può provocare la formazione di anticorpi specifici). L’allergia respiratoria è una reazione esagerata e dannosa che si verifica in seguita alla sensibilizzare da parte di un pneumallergene.
Il pneumallergene è definito come una sostanza che per via inalatoria è in grado di sensibilizzare l’organismo di alcuni individui e determinare, al momento della sua reintroduzione, delle manifestazioni patologiche, in particolare a carico dell’apparato respiratorio, ma anche degli occhi (a livello della congiuntiva).
L’apparato respiratorio è raggiungibile a tutti i livelli da un pneumallergene, le particelle più grandi (> di 13 micron), come i grani di pollini intatti, sono trattenuti dal filtro nasale e determinano la rinite, uno dei sintomi tipici dell’allergia alle graminacee, quelle più piccole (= 3 micron) penetrano nel polmone profondo, bronchioli e alveoliti, scatenando l’asma bronchiale.
L’allergia ai pollini colpisce molte persone di tutte le età.
Vi è una prevalenza tra gli adolescenti e i giovani adulti, invece, i bambini di età inferiore ai 2 non sembrano presentare alcuna allergia. Una delle allergie più comuni è l’allergia alle graminacee.
I sintomi di una allergia alle graminacee sono:
- Rinite (naso che cola). Colpisce prevalentemente pazienti affetti da febbre da fieno, di solito gli stessi sintomi si ripresentano nello stesso periodo ogni anno: prurito al naso, violenti starnuti ripetuti, naso che cola persistentemente e/o naso chiuso.
- Prurito e occhi rossi molto spesso accompagnano la rinite allergica.
- Asma. Chi ha un allergia alle graminacee, di solito, soffre di asma.
- Tosse, dispnea e sibili.
- Fatica. Una condizione allergica è spesso accompagnata da periodi di stanchezza. Le persone si sentono debilitate, sempre assonnate e il piacere di stare all’aria aperta viene rimosso per 2 o 3 mesi l’anno.
Nel caso in cui una persona sperimenti tali sintomi è importante consultare il medico di famiglia e ottenere il trattamento appropriato al fine di riprendere nel più breve tempo possibile la vita normale.
I sintomi se non curati possono avere seri conseguenze, soprattutto per quanto riguarda l’asma.
Una importante ricerca ha dimostrato che la somministrazione di vitamina C riduce l’effetto dell’allergene, così come la somministrazione di vitamina E che induce una riduzione dei sintomi di asma e consente una riduzione dell’utilizzo del corticosteroidi.
Stagione dei pollini
La grande stagione dei pollini delle graminacee si estende dalla fine di aprile all’inizio di luglio, causando, il cosiddetto inquinamento verde. I principali agenti inquinanti, in tal senso sono (pollini da alberi):
- Cupressaceae: cipresso, tuia
- Oleaceae: frassino, ulivo
- Platanaceae: platano
- Betulaceae: betulla, ontano, nocciolo
- Fagales: rovere, castagno
- Salicaceae: pioppo, salice
- Il Tiliaceae: tiglio
Elenco dei principali pollini prodotti dalle erbe:
- Graminacee foraggere: dattilo, Phleum, loglio, erba prato, festuca, erba divano.
- Graminacee cereali: frumento, mais, orzo, avena, segale.
Come possono i pollini causare reazioni allergiche?
- Il polline viene rilasciato dalle piante nell’atmosfera per permettere la fecondazione.
- Per provocare una reazione allergica i pollini devono essere di piccole dimensioni, presenti in grandi quantità e avere una forte componente allergenica, oltre ad essere facilmente trasportati dal vento potendo, così, viaggiare fino a diverse centinaia di chilometri.
- I pollini, possono essere anche trasportati dagli insetti. Si tratta dell’entomofila e svolge un ruolo secondario nello scatenare l’allergia alle graminacee.