La spirale anticoncezionale: Cos’è, come funziona e quanto è sicura
I metodi contraccettivi oggi disponibili sul mercato sono numerosi e scegliere quello più adatto a noi è a volte una vera impresa. La “spirale anticoncezionale” (detta anche “spirale intrauterina” o “spirale IUD”) è uno di questi.
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Scopriamo insieme cos’è, come si usa e quanto è sicura contro le gravidanze indesiderate.
Cos’è la spirale anticoncezionale?
La spirale anticoncezionale è un dispositivo intrauterino (chiamato anche IUD che sta per “Intra-Uterine Device”) che viene posizionato dal ginecologo all’interno dell’utero della donna sfruttando il canale cervicale. Il suo impiego è anticoncezionale e serve, quindi, a combattere le gravidanze indesiderate.
In commercio esistono numerosi tipi di spirale anche se la maggior parte di esse è in materiale plastico, a volte ricoperto da un sottile filo di rame. Alcune possono contenere progesterone.
A differenza di quanto avveniva in passato, oggi la IUD non è affatto una “spirale” ma è a forma di “T” ed è, di norma, munita di un filo ancorato all’estremità inferiore che fuoriesce dal collo dell’utero per circa 3 o 4 cm. Questo filo permette alla donna di controllare, semplicemente inserendo un dito nella vagina, la presenza della spirale. Questa operazione va condotta dopo ogni mestruazione proprio perché nel periodo mestruale è più comune che spirale venga auto-espulsa dal corpo. Questo può accadere anche nei primi mesi di utilizzo del dispositivo.
Come funziona la spirale anticoncezionale?
La spirale è un metodo contraccettivo che non impedisce la formazione dell’embrione ma agisce su di esso impedendone l’impianto.
Questo dispositivo altera l’ambiente endo-uterino, allo stesso tempo ostacolando il passaggio degli spermatozoi ed impedendo l’annidamento. Più che un metodo contraccettivo vero e proprio la spirale è considerata da molti un metodo micro-abortivo anche se, secondo recenti studi, è stato verificato che la sua efficacia è maggiore come ostacolo alla fecondazione piuttosto che come disturbo nel processo di annidamento dell’ovulo.
Un’azione ancora più efficace contro le gravidanze indesiderate è garantita dalle spirali con fili di rame, materiale, questo, che riduce la capacita fecondante degli spermatozoi.
Pro e contro della spirale anticoncezionale
Come tutti gli altri metodi contraccettivi, anche la spirale ha i suoi pro ed i suoi contro. Vediamoli insieme.
I pro della spirale IUD:
- La sua efficacia contro le gravidanze indesiderate è stimata al 99 per cento.
- Il rapporto costo/efficacia è ottimo, dato che il tasso di fallimento è appena dell’1 per cento ed il prezzo è modico.
- E’ pratica, dato che è il ginecologo ad inserirla e non comporta preoccupazioni o procedure da mettere in atto prima, dopo o durante il rapporto.
- Durante il rapporto sessuale non è percettibile né all’uomo né alla donna.
- La donna può decidere di rimuoverla in qualsiasi momento.
- Appena rimossa la donna torna ad essere fertile (quando si verifica la nuova ovulazione successiva alla rimozione).
- Le spirali oggi in commercio sono garantite fino a 5 anni.
I contro della spirale IUD:
- La spirale non offre una protezione contro le malattie veneree né contro altre gravi patologie a trasmissione sessuale come l’HIV.
- La donna deve rivolgersi al ginecologo sia per l’inserimento che per la rimozione.
- La spirale può aggravare i dolori mestruali alla regione pelvica e all’addome (dismenorrea).
- Se la spirale viene auto-espulsa si è costretti ad acquistarne una nuova e a ricorrere nuovamente all’intervento del ginecologo.
- La spirale può dare origine ad infezioni anche gravi.
- La spirale può causare sterilità permanente in seguito alle infezioni da essa scatenate.
- Nelle donne che non hanno mai avuto figli la spirale può causare la comparsa, nei primi 2 o 3 mesi di utilizzo, di dolori simili a quelli mestruali.
Quando è sconsigliato l’impiego della spirale IUD?
La spirale anticoncezionale non può essere usata da tutte le donne. In alcuni casi è, infatti, altamente sconsigliata.
Le donne molto giovani e quelle che non hanno mai partorito dovrebbero evitarla. In questo caso l’inserimento della spirale non è indicato in quanto sarà più doloroso del normale. In aggiunta, nelle donne che non hanno mai avuto gravidanze l’impiego della spirale è accompagnato più frequentemente dalla comparsa di dolori forti e crampi.
Nelle donne giovani che vogliono avere gravidanze in futuro la spirale è consigliata solo in casi rarissimi proprio perché tra le possibili controindicazioni c’è l’insorgenza di infezioni anche gravi che possono portare alla sterilità permanente.
La spirale anticoncezionale non può essere applicata nelle donne che hanno infiammazioni o infezioni genitali in atto né nei soggetti che soffrono di utero retroflesso. Coloro che hanno subito un parto cesareo in precedenza e le donne nullipare dovrebbero consultare un ginecologo e sottoporsi ad una visita accurata prima di decidere di usare la spirale intrauterina. Nelle nullipare aumenta di molto il rischio che la spirale venga auto-espulsa dal corpo.
Oltre a coloro che soffrono di infezioni e infiammazioni dell’apparato riproduttivo, la spirale anticoncezionale è sconsigliata anche alla donne che hanno mestruazioni molto abbondanti o dolorose (dismenorrea), alle donne che hanno avuto tumori che interessano l’apparato riproduttore e alle donne che in genere hanno delle malformazioni (anche lievi) all’apparto genitale.
Dopo aver subito un aborto o dopo aver partorito, prima di impiegare la spirale intrauterina è bene attendere che l’utero, modificatosi in seguito all’annidamento dell’embrione, ritorni alle dimensioni normali. In tal caso la IUD può essere utilizzata di nuovo senza problemi o controindicazioni.
Come viene inserita la spirale anticoncezionale e quanto dura
Come abbiamo già spiegato in precedenza, la spirale anticoncezionale deve essere inserita da un ginecologo. Il momento ideale per l’impianto sono gli ultimi giorni in cui le mestruazioni sono presenti perché in questo arco di tempo il canale cervicale è più ampio ma anche perché così si è sicuri che la donna non sia incinta al momento dell’inserimento del dispositivo.
Per la procedura basteranno pochi minuti e la paziente non sentirà nulla. Nelle ore successive all’inserimento della spirale non è raro provare dolore e crampi simili a quelli delle mestruazioni: il ginecologo, in questo caso, può prescrivere degli analgesici che vanno assunti sempre sotto il controllo medico.
La durata della spirale anticoncezionale, salvo complicazioni o auto-espulsione, arriva fino a 5 anni e, se non vengono riscontrati problemi, è necessario appena sottoporsi ad un controllo ginecologico una volta all’anno. Se la spirale viene espulsa o se si prova dolore o fastidio, bisogna rivolgersi immediatamente al proprio medico di fiducia.
Le donne che scelgono la spirale come metodo contraccettivo devono limitarsi a controllare una volta al mese, alla fine di ogni mestruazione, la presenza del filo che fuoriesce dal collo dell’utero. Questa verifica, che consiste nell’infilare un dito in vagina e “sentire” se il filo è presente o meno, serve ad accertarsi che la spirale non sia stata espulsa senza che la donna se ne sia accorta.