Ritenzione idrica: sintomi, cause e rimedi
La ritenzione idrica è un problema che affligge molte persone. Nell’articolo di oggi, vediamo insieme quali sono le cause della ritenzione idrica, i principali sintomi che ci permettono di riconoscerla e tutti i rimedi, naturali e non, per combatterla e non permettere che le condizioni peggiorino.
La ritenzione idrica è molto più di un semplice inestetismo cutaneo. Deve piuttosto essere considerata una patologia endocrina collegata alle attività metaboliche del nostro corpo. Spesso può essere seguita da dolore locale, che interessa appunto dove quelle zone dove vi è la ritenzione dei liquidi.
Secondo gli esperti, la ritenzione idrica tende a colpire prevalentemente le donne. Tuttavia ciò non significa che gli uomini sono esonerati. Sembra infatti che una donna ogni due, soffra sia di cellulite che di ritenzione idrica.
E’ bene ricordarsi comunque che la cellulite e la ritenzione idrica non sono la stessa cosa. Vedremo le differenze successivamente. Per ridurre il problema rappresentato da questa ritenzione di liquidi, è importante rivedere alcuni aspetti della propria vita, guardando all’alimentazione.
Cos’è la ritenzione idrica?
Cerchiamo di approfondire il discorso quanto più è possibile, partendo proprio da una maggiore comprensione di cosa sia effettivamente la ritenzione idrica. Basandoci sugli studi effettuati nel campo dagli esperti, la ritenzione idrica viene definita tale quando nel corpo vi è una tendenza generalizzata a trattenere i liquidi negli spazi intercellulari, la dove vi è una prevalenza di tessuto adiposo.
Il ristagno dei liquidi crea un effetto come quello della buccia d’arancia. La presenza di liquidi nel livello sottocutaneo, porta appunto a questa “malformazione2 della pelle. Vi sono inoltre anche le cellule adipose in eccesso, le quali si trovano li a causa della compromissione del microcircolo, cioè dei vasi linfatici e sanguigni sotto la cute.
Alla base della ritenzione idrica quindi, vi è una compromissione del sistema circolatorio, sia quello linfatico che quello venoso. Questo cattivo funzionamento causa in poche parole il ristagno che a sua volta provoca il gonfiore, l’edema… dolore agli arti inferiori e superiori. Tali sintomatologie si manifestano su fianchi, pancia e cosce in via prevalente.
Ritenzione idrica: le zone più colpite
Come già accennato, la ritenzione idrica tende a colpire prevalentemente le donne. Secondo le statistiche, sono le donne con problemi ormonali o che conducono una vita statica a soffrirne di più. Anche l’uomo tuttavia può esserne soggetto. Tra gli altri motivi per cui le persone possono essere colpite da ritenzione idrica troviamo una scarsa assunzione di acqua e un eccessivo consumo di sale.
Se da una parte chi conduce una vita statica rischia di soffrire di ritenzione idrica, oltre che di altri importanti problemi di salute, anche chi fa sport a livello agonistico rischia. Si perché una causa della ritenzione idrica è l’ormone conosciuto come “aldosterone”, il quale appunto promuove la presenza di acqua nei tessuti e impedisce la sua pronta eliminazione.
Alcune volte anche i bambini possono soffrirne a causa della maggior facilità alla disidratazione e la carenza nutrizionale (in primo piano quella proteica).
Vi sono alcune zone più colpite, altre meno. Tuttavia la ritenzione idrica può essere presente in qualsiasi parte del corpo anche se appunto non sempre con la stessa frequenta.
Viso: si, la ritenzione idrica può colpire anche la parte più alta del corpo. La faccia appare quindi gonfia, gli occhi iniziano a presentare le classiche borse oltre che un gonfiore diffuso.
Arti superiori: braccia e mani sono colpite dalla ritenzione idrica meno degli arti inferiori, ma molte persone vedono i liquidi accumularsi proprio qui.
Addome: pancia e fianchi appaiono gonfi e spesso dolenti proprio per la presenza dei liquidi. E’ una delle zone più colpite.
Glutei: proprio come l’addome, anche i glutei possono avere lo stesso problema ed è forse uno dei crucci più grandi delle donne, le quali lottano contro il tipico effetto della buccia d’arancia sul lato B del corpo.
Arti inferiori: la zona delle cosce, dove si raduna maggior adipe, è quella in assoluto più colpita. Il fatto di stare molto in piedi può provocare un affaticamento del sistema venoso, esattamente come lo stare troppo seduti. I problemi a livello circolatorio si fanno sentire dalle cosce scendendo fino ai piedi. I piedi gonfi sono un problema tipico e davvero stressante da sopportare, in quanto è su di loro che poggiamo tutto il nostro peso.
Tipologie di ritenzione idrica
Si parla spesso di ritenzione idrica in modo più o meno generale. In realtà ne esistono quattro tipologie principali. Le differenze vi sono in base all’origine del problema e i suoi sintomi.
Ritenzione idrica primaria: viene definita anche “circolatoria”. Riguarda proprio l’accumulo del liquido tra lo spazio che naturalmente vi è tra una cellula e l’altra. E’ da ricollegare al sistema circolatorio e linfatico che non funzionano a dovere. Provocano così un rallentamento generale dei liquidi e il loro relativo ristagno. E’ una ritenzione tipicamente seguita dalla tumefazione e il dolore locale.
Ritenzione idrica secondaria: questa tipologia è invece collegata a problemi come il linfedema, l’insufficienza renale e ipertensione. Associata in pratica alle patologie arteriose.
Ritenzione idrica alimentare: questa ritenzione idrica dipende da una scorretta alimentazione, particolarmente ricca di sodio. Le cattive abitudini alimentari e quelle di vita, come la sedentarietà o passare troppo tempo nella stessa posizione, l’indossare abiti troppo stretti etc. causano il problema.
Ritenzione idrica iatrogena: questa ritenzione dei liquidi viene invece causata dall’abuso dei farmaci.
Sintomi della ritenzione idrica
Quali sono i sintomi della ritenzione idrica? Come si riconosce la patologia?
La ritenzione idrica si presenta all’inizio come una sensazione di gonfiore. Sono maggiormente predisposte, come abbiamo visto prima, le zone inferiori come i piedi e i polpacci. Si passa poi a quelle maggiormente ricche di grasso.
Tali gonfiori possono poi diventare edemi veri e propri ed è per questo sono spesso confusi con la cellulite. Vi ricordo che la ritenzione idrica arrivata a questo punto può tramutarsi in cellulite.
Tra gli altri sintomi della ritenzione idrica vi è quella della comparsa dei capillari e delle vene varicose, le quali dimostrano proprio la fragilità capillare e l’insufficienza circolatoria cronica.
Cause della ritenzione idrica
Prima abbiamo definito la ritenzione idrica una patologia. Questo è vero fino a un certo punto. In realtà la ritenzione idrica è da considerarsi piuttosto una conseguenza di una vita che segue vie sbagliate. Le cause sono davvero tante, alcune volte sono transitorie altre volte no. Come vedremo tra poco, le cause possono essere patologiche, alimentari, farmacologiche o sedentarietà.
Una cosa è certa, qualsiasi sia la causa, vanno a colpire sempre sullo stesso punto. Cioè provocano uno squilibrio idrico salico all’intero del corpo. DI solito il corpo mantiene in equilibrio sia l’acqua eliminata che quella trattenuta. Quando tale equilibrio viene compromesso ecco che si parla di ritenzione idrica. Analizziamo adesso le cause punto per punto.
Alimentazione
L’alimentazione scorretta e squilibrata è una delle cause principali. Quante volte sentiamo dire che siamo ciò che mangiamo, oppure che grazie all’alimentazione riusciamo a prevenire svariati tipi di problemi?
Un’alimentazione che si basa sul cibo spazzatura, il grasso e il sale, non giova alla salute. Se poi vi abbiniamo ad esempio l’abuso di fumo, alcol e scarsa attività fisica, i risultati non sono certo dei migliori. Una conseguenza di questo stile di vita è appunto la ritenzione idrica. E’ importante cercare di eliminarla prima che la situazione peggiori e si tramuti in veri e propri danni estetici o della salute.
Per combatterla è importante iniziare a fare attività fisica, seguire una dieta equilibrata, moderare il consumo dei farmaci, ridurre o eliminare le sostanze alcoliche e bere tanta acqua.
Tra i principali consigli alimentari per contrastare la ritenzione idrica troviamo quelli di:
- Non superare i tre grammi di sale consumati in un giorno, cosa che influisce positivamente anche sulla pressione.
- Bere un minimo di due litri di acqua al giorno, i quali in realtà non sono intesi solo di acqua che effettivamente viene bevuta. L’acqua ricordiamoci che è contenuta anche in verdure, frutta, succhi, caffè… anche questa conta!
- Sono da eliminare dalla dieta gli insaccati e prodotti come sottaceti, margarina, formaggi, pizza, cioccolato… o almeno è importante ridurne il consumo. Sono da evitare le fritture.
- Tra le verdure che sembrano favorire la ritenzione idrica invece, troviamo il cetriolo, il radicchio, il sedano, la ritenzione idrica…
Cause fisiologiche
La ritenzione idrica non è un problema che, una volta comparso, non andrà più via. La ritenzione idrica infatti può presentarsi in seguito ad alcuni casi particolari, i quali nella maggior parte dei casi sono transitori. Una volta passato “lo stato”, ecco che anche il ristagno dei liquidi scompare. Tra queste cause fisiologiche troviamo ad esempio lo sbalzo ormonale, il quale può essere causato ad esempio dalle pillole anticoncezionali, i farmaci per regolare la menopausa e altri tipi di medicinali.
Le cause fisiologiche non finiscono qui. Gli sbalzi ormonali vi sono ad esempio durante il ciclo mestruale, subito dopo il periodo premestruale e prima dell’ovulazione. Ecco che in questi periodi del mese può esservi una maggior presenza di ritenzione idrica, accompagnata da un aumento di peso.
La gravidanza o l’allattamento sono altri due periodi della vita coinvolti. I problemi circolatori possono dipendere dal peso del bambino che, premendo sui tessuti della madre va a comprimere le vene provocando un aumento dei tessuti adiposi. L’allattamento analogamente vi è l’aumento di liquidi, anche se questa volta a causa della prolattina, anche in questo caso i liquidi vengono trattenuti dal corpo per aumentare la produzione di latte.
Anche il post-operazione può essere una causa fisiologica, soprattutto dopo gli interventi di liposuzione. Tale gonfiore può esservi anche dopo l’aborto a causa dello stress, dopo il parto a causa del corpo ancora provato e dallo sbalzo ormonale al quale è stato sottoposto.
Farmaci che provocano la ritenzione idrica
Ci sono vari farmaci che provocano la ritenzione idrica. Uno tra tutti è il farmaco anticoncezionale a causa degli ormoni contenuti. Anche gli antinfiammatori non steroidei, ma anche il cortisone. Rientrano nella categoria anche i farmaci antidepressivi.
Cause patologiche
Troviamo infine le cause patologiche, le quali non possono essere ricollegate a uno stile di vita scorretto, cause fisiologiche momentanee e assunzione di farmaci.
In questo caso la ritenzione idrica si collega a malattie specifiche. Tra queste troviamo:
- Intolleranze: verso alcuni alimenti i quali possono causare anche ritenzione idrica. Aumentano la produzione di tossine, le quali vanno a richiamare l’acqua nei tessuti.
- Tiroide: malattie come l’ipotiroidismo vanno a rallentare il metabolismo e altri processi del corpo, favorendo quindi anche il ristagno dei liquidi.
- Insufficienza renale o insufficienza epatica: incapacità del corpo di drenare bene i liquidi.
- Fibromialgia: questa patologia colpisce l’apparato motorio e porta anche alla ritenzione idrica.
Rimedi per la ritenzione idrica
Prima di fare qualsiasi cosa, è bene sincerarsi che non vi siano patologie di fondo. Qualora la ritenzione idrica nascesse da una malattia o una condizione fisica particolare, è importante ricordarsi che i rimedi naturali possono si aiutare, ma il problema quando è possibile deve essere combattuto dalla radice.
Se la ritenzione idrica ad esempio viene causata dalla gravidanza è normale che, per tutti e nove i mesi, sarà importante “sopportare” il problema dei liquidi, ricordandosi comunque di far attenzione all’alimentazione in primis per il benessere del piccolo, il secondo piano perché in questo modo non si aggrava la situazione della ritenzione idrica.
Adesso, vediamo come combattere la ritenzione idrica dovuta magari da comportamenti di vita scorretti. Esistono consigli alimentari, rimedi della nonna, rimedi estetici e farmacologici. Vediamoli uno a uno e per concludere, nell’ultimo paragrafo cercheremo di capire meglio quali sono le differenze tra ritenzione idrica e cellulite.
Alimentazione corretta
Se volete sconfiggere una volta per tutte la ritenzione idrica, dovete assolutamente iniziare a riguardarvi dal punto di vista alimentare. Un’alimentazione sana e equilibrata vi può davvero aiutare. Il nostro consiglio è quello di chiedere aiuto a un professionista, così da ottenere uno schema adatto ai vostri reali bisogni. Solo un professionista può aiutarvi veramente, in quanto vi conosce, sa qual è la vostra costituzione fisica e i vostri eventuali problemi.
Diciamo che una persona sana, senza particolari problemi di peso, può prendere spunto da questi consigli che vengono spesso dati dai medici:
- Ridurre notevolmente il consumo di sale a non più di tre grammi al giorno. Preferire il condimento utilizzando spezie alternative come il prezzemolo, l’alloro, la salvia, il pepe, il peperoncino… lo stesso vale per aceto e limone.
- Bere molta acqua al giorno. Gli esperti consigliano due litri al giorno. Tuttavia come uno studio ha recentemente dimostrato, per due litri non si intende l’acqua da bere ogni giorno, ma piuttosto i liquidi assunti dal corpo sia dal semplice bere acqua, sia dai caffè, le verdure, le tisane, la frutta etc.
- Tra gli alimenti più drenanti che dovrebbero essere assunti regolarmente per facilitare l’eliminazione dei liquidi troviamo: succo di pompelmo, succo di mirtillo, the verde, ananas, altre tisane.
- Mangiare tanta frutta e verdura. Si ad esempio a peperoni e pomodori.
- Nell’alimentazione deve esserci la giusta quantità di pasta, meglio se integrale.
- Vanno bene yogurt e latte perché aiutano ad assumere calcio e magnesio e allo stesso tempo eliminare il sodio che eccede.
Esempio settimanale di dieta corretta anti ritenzione idrica
Lunedì
Colazione: tè al limone accompagnato da 4 fette biscottate
Pranzo: 180 grammi di petto di pollo cotto con il limone e condito con olio e pepe. Da accompagnare con insalatona condita con yogurt magro, olio di oliva e erba cipollina. Dessert, 150 grammi di frutto di bosco.
Cena: Insalata verde a piacere con 100 grammi di gamberetti e 150 di mozzarella. Accompagnati da 50 grammi di pane.
Martedì
Colazione: 200 ml di latte e 30 grammi di pane con marmellata light.
Pranzo: 60 grammi di fusilli e 60 grammi di salmone naturale da condire con olio di oliva. A seguire insalata con carote, finocchi e mais.
Cena: 180 grammi di tacchino cotto alla griglia e condito con limone e pepe. A seguire erbette al vapore condite con olio e limone accompagnate da 50 grammi di pane.
Mercoledì
Colazione: 200 ml di latte parzialmente scremato seguito da fiocchi di frumento, circa 30 grammi.
Pranzo: 65 grammi di spaghetti con 80 grammi di tonno. Condite con erba cipollina e olio extravergine di oliva. Dopo, due zucchine saltate in padella condite con aglio e prezzemolo.
Cena: 180 grammi di pesce a scelta cotto alla griglia seguito da carciofi o asparagi lessati. Per concludere macedonia di ribes nero e ananas.
Giovedì
Colazione: 150 grammi di yogurt bianco con dentro un frutto a pezzi seguito da 1 galletta.
Pranzo: 70 grammi di riso con piselli freschi e fiocco di burro. Aggiungere 1 finocchio crudo e 1 arancia condita con olio, limone e pepe.
Cena: passato di verdure. Di secondo una caprese
Venerdì
Colazione: Un frullato con 200 ml di latte e una banana.
Pranzo: gnocchi conditi con 5 grammi di burro e 10 di parmigiano. Carciofi e feta a cubetti.
Cena: passata di verdure e due fette di pane tostato. Insalata di fagiolini, 80 grammi di tosso, un uovo sodo.
Sabato
Colazione: 100 grammi di ricotta con 100 grammi di fragole.
Pranzo: orecchiette con aggiunta di broccoletti. A seguire spinaci cotti al vapore e fatti saltare il padella con dell’olio e 100 grammi di fiocchi di latte.
Cena: 180 grammi di pesce accompagnati da capperi e pomodorini. A seguire verdure grigliate e 50 grammi di pane toscano.
Domenica
Colazione: 200 ml di latte con 30 grammi di fiocchi di avena naturali
Pranzo: spaghetti con le vongole e di secondo tarassaco e rucola condite con olio.
Cena: 200 grammi di seppie condite con piselli freschi. Fagiolini lessi con patate lesse a tocchetti.
Rimedi naturali
Esistono molti rimedi naturali contro la ritenzione idrica. Ad esempio l’utilizzo di tisane aiuta molto, in particolare la tisana di betulla conosciuta proprio per le sue capacità di drenare via i liquidi dell’organismo. Può essere bevuta per tre settimane così da ottenere un effetto drenante su tutto il corpo.
Altre piante molto buone nel caso della ritenzione idrica sono ad esempio la vite rossa, il tarassaco, l’uva ursina… aiutano a migliorare la circolazione linfatica e sanguigna.
Un ottimo rimedio naturale è il succo di mirtillo. Elimina le tossine e rafforza i capillari, può essere assunto anche sotto forma di integratore fitoterapico. Sembra anche che il gambo d’ananas possieda caratteristiche simili.
Trattamenti estetici ritenzione idrica
Massaggi con creme specifiche, sia quelle propriamente estetiche sia quelle fatte in casa utilizzando alcuni prodotti naturali.
Un massaggio ottimo contro la ritenzione idrica è il linfodrenaggio. Come il nome stesso suggerisce va a stimolare il sistema linfatico grazie alla digito pressione, riattivando la circolazione.
L’eliminazione dei liquidi in eccesso viene favorita anche dal bagno turco e la sauna. Promuove l’eliminazione di liquidi e tossine anche grazie al sudore. I trattamenti termali giocano un ruolo importante in questo senso, compresi i trattamenti fango e i percorsi vascolari per ridurre il gonfiore.
Rimedi farmacologici
Quando la ritenzione idrica arriva a essere addirittura invalidante, ecco che il medico può decidere di segnare farmaci diuretici. Vanno a eliminare l’acqua in eccesso così da aumentare il bisogno di minzione.
Sport e ritenzione idrica
Praticare sport aiuta a sconfiggere la ritenzione idrica. Seguendo uno stile di vita più attivo, ecco che la circolazione sanguigna e linfatica raggiungono una certa stabilità. Ricordiamo però che lo sport, se praticato a livello agonistico, può essere la causa della ritenzione idrica questo per via dell’aldosterone che viene messo in circolazione e provoca appunto il trattenimento dei liquidi.