Primo Chakra, blocco e armonizzazione
Praticamente è da quando ho aperto Benessere Energia che voglio approfondire il discorso dei chakra. Un primo articolo introduttivo sui sette centri energetici l’ho fatto, ma poi ho avuto un blocco. Non a caso il centro che si ostruisce più facilmente nelle donne è il primo chakra, quello che volevo descrivere per rigore di logica come primo.
Caratteristiche del primo chakra
Il primo chakra è Muladhara, il centro della radice. Si trova tra l’ano e i genitali ed è il nostro collegamento con la Madre Terra.
Muladhara è l’ingresso di Sushumna e accoglie attorcigliata una Kundalini dormiente.
Simbolo del primo chakra: loto con 4 petali. Il centro è solitamente di colore giallo o oro, mentre i quattro petali sono rossi. Rimanda anche alla simbologia del quadrato.
Numero del primo chakra: il numero collegato è il quattro, come i quattro petali del loto che lo rappresenta. Questo numero racchiude l’essenza stessa di Muladhara. Simboleggia la stabilità, l’esistenza terrena, la realtà fisica e la manifestazione universale. Quattro sono le direzioni, le fasi della vita dell’uomo, le fasi lunari. Potete approfondire qui.
Elemento collegato al primo chakra: la terra. Muladhara significa radice e la radice vive nella terra. è grazie a lei che noi viviamo la realtà materiale (indicata appunto dal numero quattro). La terra è feconda e accoglie il seme che germoglierà e crescerà e darà i propri frutti. La terra simboleggia anche la stabilità, così come il primo chakra che contiene le nostre origini. La terra e Muladhara possono dar vita a qualsiasi cosa, se viene piantato il seme / l’idea giusta e se viene nutrito.
Colore del primo chakra: il colore del primo chakra è il rosso, colui che possiede la frequenza più bassa dello spettro visibile all’occhio umano. Alcune tradizioni gli associano il nero o il giallo. Rimaniamo però fedeli alla prima teoria e noteremo che il rosso è il colore della passione, del fuoco che brucia, dell’istinto, della sopravvivenza. Il fuoco distrugge, ma permette anche di distruggere il vecchio per lasciar spazio al nuovo. Se prendiamo come valido il colore nero invece, possiamo trovare ugualmente una forte correlazione. Il nero infatti simboleggia l’inconscio, le potenzialità latenti che aspettano solo di essere risvegliate.
Parti fisiche associate al primo chakra: colonna vertebrale, vescica, reni, parte finale dell’intestino. Governa le gambe e i piedi.
L’energia del primo chakra
Muladhara è l’energia latente. è il caos primordiale. è il prana non ancora risvegliato ma fecondo. Da lui tutto può prendere vita, ogni cosa si può sviluppare e prendere forma. Il primo chakra in poche parole è la possibilità che la vita ha di manifestarsi.
Così come il primo chakra può muovere l‘energia sessuale con lo scopo di dare la vita, il primo chakra muove anche l’energia che permette di scartare il vecchio e di espellerlo. Questa caratteristica non è dettata dal bene e dal male, come molto spesso tendiamo a credere. Noi vediamo la distruzione come un qualcosa di negativo e la creazione come qualcosa di positivo. Tuttavia, se non distruggo qualcosa che ormai è diventato sterile e non da più frutti, non potrò sperare che ciò che coltiverò dopo nascerà forte e sano. La distruzione è necessaria. L’equilibrio, è necessario.
Il primo chakra rappresenta anche la gioia di vivere e il forte attaccamento che sentiamo nei confronti della vita stessa. è l’istinto di sopravvivenza, il bisogno primordiale di trovare la sicurezza e di mettere le “radici” per sentirci noi stessi, felici, sicuri.
Primo chakra bloccato
Parlare del primo chakra bloccato potrebbe far pensare a qualcosa come un ingranaggio fermo, magari mezzo arrugginito e immobile su se stesso. Quando si parla di chakra bloccati in realtà, intendiamo dire che il chakra non funziona come dovrebbe. Esiste un blocco a livello energetico che impedisce alla nostra ruota di fluire liberamente. La visione più giusta quindi, è quella di un ingranaggio poco fluido, che ogni tanto ha degli scatti improvvisi che impediscono all’energia di entrare e uscire in maniera fluida.
Tutti possono avere il primo chakra bloccato, in particolar modo le donne. A livello fisico potremo notare che c’è una difficoltà nella camminata. I movimenti del bacino sono poco fluidi o addirittura sono completamente assenti. Vediamo rigidità in tutta la zona inferiore del corpo. Una chakra in armonia invece si nota dai movimenti liberi, un ancheggiamento naturale.
Il blocco del primo chakra e la difficoltà a muoversi non sono rispettivamente “la causa e il sintomo”. Direi piuttosto che sono entrambi sintomi di uno squilibrio ben più profondo, imposto dalla società, dalla religione, dalla famiglia… Pensate a questo: se vedete una donna ancheggiare liberamente e disinvolta, non attira subito la vostra attenzione? L’uomo può rimanerne attratto, la donna magari la deride.
C’è quindi il giudizio e l’attrazione. La seconda è vietata dalla religione, che vede il desiderio come il peccato. Ed ecco che la donna deve nascondere la propria natura per non attirare giudizi poco piacevoli. Questo ragionamento in realtà possiamo estendere in ogni direzione. Nascondiamo sempre la nostra vera natura per paura di qualcuno o qualcosa. Ci costringiamo all’immobilità dei sentimenti. Ed ecco che i movimenti del corpo appariranno rigidi e il primo chakra inizierà a funzionare male.
Il primo chakra è collegato proprio al pensiero, il sentimento, la capacità di esprimere liberamente le idee e la propria personalità. Il primo chakra bloccato indica di conseguenza un’incapacità di esprimere sentimenti e pensieri. Una difficoltà a mettere in atto le idee e “partorirle” per paura di risultare sconveniente, diverso, strano. Quando si trattiene troppo si sa, accumuliamo. E l’energia si accumula nello stesso modo in Muladhara. Si perde la centratura.
Come armonizzare il primo chakra
- Per armonizzare il primo chakra devi tener allenato il corpo e praticare costantemente attività fisica. Palestra, lunghe camminate, andare a correre.
- Dedicare alcuni momenti al contatto con la natura. Fare una passeggiata nei boschi o in montagna. Potrebbe interessarti anche la meditazione camminata.
- La riflessologia plantare aiuta. Puoi rivolgerti a un professionista o provare da solo a eseguirla. Alcuni consigli utili li offre Monica Fregale nell’articolo massaggio plantare fai-da-te.
- Pratica la meditazione e il radicamento.
- Quando ti concedi un bagno nella vasca aggiungi qualche goccia di olio essenziale di rosmarino.
- Utilizza le pietre collegate. Puoi approfondire nell’articolo dedicato esclusivamente a come sbloccare il primo chakra con le pietre.
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