Nuova dignità per l’estetista
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’OMS, definisce la salute come “ quello stato di benessere psico – fisico e sociale e non solo l’assenza della malattia”; questa spiegazione porta con sé un gran numero di considerazioni che si concentrano essenzialmente sul significato della parola benessere.
Chi si occupa di farci star bene?
Ebbene il lavoro di coloro i quali si occupano del benessere della persona può essere declinato in molte professioni, una miriade di mestieri che si occupano dei bisogni della persona umana: medici, psicologi, naturopati, allenatori sportivi e gli esperti del benessere veri e propri, i life coach.
Per molto tempo considerato come una professione a vantaggio di poche tasche ed esclusivamente femminili, una delle professioni che di tutto diritto contribuiscono al benessere olistico della persona è il lavoro dell’estetista.
Ora questa forma di tuttela e creazione del benessere fisico ha acquisito una nuova dignità e si è diffusa tra tutti gli strati della popolazione, maschili e femminili, agiati o modesti perché le proposte sono variegate e rispondono non solo ad esigenze strettamente fisiche. Spesso la parola estetista viene associata al termine benessere totale, considerando che lo star bene nel proprio fisico produca benefici effetti anche sulla psiche e di conseguenza faciliti anche la vita sociale. Ecco quindi che l’estetista non si occupa solo delle classiche cerette o pulizie viso, ma di manipolazioni curative, di massaggi rilassanti con l’uso di oli specifici per le varie esigenze e le proposte di ogni singolo centro, denominati appunto “centri benessere”, sono infinite.
Vi è addirittura una parte della medicina che riguarda l’estetica, la Medicina Estetica stessa, ma essa è di competenza di medici specializzati.
Ritornando al mestiere dell’estetista è necessario ricordare che bisogna rivolgersi a centri con personale qualificato, con la necessaria formazione professionale di “Attività professionale di Scienze estetiche e Bionaturali” in base alla legge 3116/20120 e che usi gli apparecchi elettromeccanici stabiliti dal decreto 110/ 2011.