Meningite: cause, sintomi, cure e vaccini
Negli ultimi anni la meningite è balzata agli onori della cronaca per tutti i nuovi casi diagnosticati, ma non sempre l’informazione riesce a colmare i dubbi su cause, sintomi e cure dell’infiammazione delle meningi.
La meningite è una patologia legata all’infiammazione delle membrane che rivestono l’encefalo e il midollo spinale chiamate meningi e in particolare della pia madre, dell’aracnoide e del liquido cerebro spinale.
Per chi non lo sapesse, infatti, le meningi sono tre membrane concentriche (dura madre, aracnoide e pia madre) che fanno da rivestimento alla scatola cranica e al canale spinale con lo scopo di proteggere il cervello e il midollo spinale dall’attacco di sostanze tossiche e metaboliti e da vari traumi.
Tipi di meningite
È opportuno fare una distinzione tra i vari tipi di meningite che può coinvolgere le membrane della scatola cranica:
- Fulminante – L’infiammazione di tipo batterico si sviluppa i modo rapido e conduce al coma, molto spesso irreversibile.
- Acuta – La malattia di tipo virale si manifesta improvvisamente e regredisce nell’arco di poche ore o qualche giorno.
- Cronica – La forma cronica risulta contagiosa e i suoi sintomi si trascinano per settimane o anche mesi.
- Ricorrente – Un difetto anatomico o immunitario crea le basi per una comparsa periodica della malattia.
Meningite: Cause
La meningite, essendo una malattia infettiva, nasconde come causa primaria la penetrazione di agenti patogeni a livello delle meningi:
- Batteri – I batteri responsabili sono il Meningococco che colpisce i bambini e i ragazzi e si trasmette velocemente, lo Haemophilus influenzae che può essere evitata con un vaccino, lo Pneumococco che provoca la forma più comune e lo Stafilococco che coinvolge persone con deficit immunitari.
- Virus – I virus responsabili sono l’Herpes virus (complicanza malattia esantematiche) e l’Enterovirus.
- Protozoi – Gli organismi unicellulari più comuni sono lo Naegleria Fowleri (ameba delle acqua dolci), lo Toxoplasma goondi (parassita dei gatti) e lo Trypanosoma brucei (parassita trasportato dalle cimici).
Contagio meningite
Gli agenti patogeni hanno diverse possibilità di penetrare nelle membrane:
- Via diretta – Entrano a seguito di un incidente traumatico nella zona come un’operazione chirurgica al cervello.
- Precedente infezione – Un’infezione che interessa una regione anatomica vicina come l’otite potrebbe estendersi anche alle membrane cerebrali.
- Via ematica – L’afflusso di sangue trasporta con sé batteri virus o protozoi al cervello.
- Via linfatica – Gli agenti patogeni partono dalle ossa, dalle orecchie o dai conglomerati di tubercoli nella zona dell’encefalo e raggiungono le meningi.
- Punture insetto – Le zanzare o i pappataci possono trasmettere il virus mediante una puntura (forme benigne).
Meningite: Sintomi
Il tipo di agente patogeno e il modo con cui si propaga la malattia rendono il quadro dei sintomi della meningite molto varia e soggettiva, anche se è possibile rintracciare alcuni segni frequenti:
- Dolori muscolari
- Epilessia
- Febbre alta
- Ipersensibilità alla luce (fotofobia)
- Letargia
- Mal di testa acuto
- Nausea seguita da vomito
- Stati confusionali
Diagnosi
Il primo passo per diagnosticare la meningite è l’analisi del quadro sintomatologico e dell’anamnesi del paziente.
In linea generale, il prelievo del liquor mediante la puntura lombare consente l’esame microscopico e culturale in modo da individuare l’agente patogeno che ha infettato le meningi e capire che tipo di infiammazione ha colpito il paziente.
Non si tratta di una malattia che può essere trascurata, anche se le forme virali risultano meno gravi. Le notizie di attualità come i casi di meningite in Toscana ci insegnano che questa malattia può essere letale in caso di infezione batterica nei neonati (20% dei casi) e negli anziani (30% dei casi).
Il grado di severità della malattia è dato dall’agente infettivo che ha causato l’infiammazione delle meningi e dalla condizione fisica del paziente (immunodepressi come gli anziani o sistema immunitario non formato come i neonati).
Meningite: Cura e trattamento
La cura della meningite richiede il ricovero del paziente in ospedale e l’analisi del liquor per diagnosticare la forma di meningite.
Generalmente, in attesa dei risultati, la meningite viene trattata con antibiotici come la cefalosporina di ultima generazione.
Lo specialista, solo dopo aver individuato l’agente patogeno responsabile, può mettere a punto una terapia ad hoc per il singolo caso.
Prevenzione: vaccini meningite e controindicazioni
I vaccini di routine contro l’influenza, il morbillo, la parotite, la poliomielite, il Meningococco e lo Pneumococco possono difendere dalla forma di meningite causata da questi agenti patogeni.
Va da se che, l’assenza di un sistema immunitario completo, induce a vaccinare i bambini più contro certi altri tipi di Pneumococco come l’affezione meningococcica, un’infezione batterica che può causare la meningite.
La maggior parte dei batteri e dei virus responsabili possono essere arginati mantenendo una buona igiene delle mani, evitando il contatto ravvicinato con le persone malate e la condivisione di cibo, bevande e stoviglie oppure effettuando i vaccini per meningite disponibili per le diverse forme.
C’è da dire, però, che se anche in Italia sono disponibili i vaccini contro l’Emofilo, lo Pneumococco e contro il Meningococco in tutte le sue forme non è possibile acquisire un’immunità completa per questa malattia, specialmente nelle sue forme meno comuni.