Maya: l’illusione cosmica

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zingara_optNel libro L’esoterismo come principio e come via di Frithjof Schuon edizioni Mediterranee si parla di un grande filosofo indiano vissuto verso la metà del VII secolo, diede vita alla dottrina di Shankara.

Secondo Shankara, la Realtà Universale è costantemente sottoposta ad un elemento dominante. Maya, l’illusione cosmica. Le uniche cose reali sono il (Atma o anima individuale) e l’Assoluto (Brahma). Tutto il resto è celato da Maya, l‘illusione cosmica. Essa ci illude che al mondo esistano creature, oggetti e soggetti.


L’universo nella sua molteplicità è quindi solo un apparenza provocata dal velo. è impossibile definire Maya, ma la conoscenza sa che essa esiste, semplicemente perchè vi è immerso e sa anche come sfuggirle, se solo volesse farlo.

Alla luce di questo, voglio portare a galla altri due fattori.
Chi di voi conosce gli arcani maggiori, avrà ben presente la seconda Lama, quella che ritrae la Papessa (in passato denominata semplicemente la Dea).
Dietro alle spalle di questa enigmatica figura, c’è un velo. Tenuto in piedi da due colonne, identificate poi come le colonne del tempio di Salomone.
Questo velo è stato associato dai simbolisti esoterici come la Maya. Ciò che separa il mondo sensibile da quello reale / assoluto / ignoto.
Il fatto che la papessa si trovi alla seconda postazione non è certo una coincidenza. Se consideriamo che la prima lama (il bagatto) rappresenta l’energia ancora non espressa, un potenziale tutto da scoprire, va da se che esso, prima di poter nascere, dovrà superare il velo ed entrare nel mondo materiale, quello dove noi viviamo.

Insomma, la tappa è obbligatoria.

Secondo collegamento. La Papessa come abbiamo detto, era chiamata in passato “la Dea”. Essa sarebbe la rappresentazione di Iside. Questa Dea egiziana è conosciuta proprio per i “mille veli che celano il suo volto”. Una Dea dalle mille sfaccettature, che risulterà sempre incomprensibile a chi si affaccerà nel suo mondo.

La papessa è metaforicamente la guardiana del velo che separa l’Io dal Se. Essa infatti tiene nelle mani due chiavi ed un libro. Lei ha in mano la conoscenza, ma non ha nessuna intenzione di cederla al primo sprovveduto.

Nel quotidiano, l’illusione cosmica è necessaria. è stato più volte ripetuto che, se l’umanità comprendesse veramente tutti i misteri e trovasse la risposta a tutti i suoi quesiti più importanti, come: “cosa c’è dopo la morte?”, impazzirebbe. Non riuscirebbe a sopportare “il colpo” e si troverebbe con i nervi a pezzi. La verità è spesso dura da digerire, per questo motivo preferiamo nasconderci con la testa sotto le coperte (che guarda caso può essere nuovamente assimilabile al velo) piuttosto che affrontare di petto le cose.

Certo, il simbolismo di Maya, l’illusione cosmica, va oltre a questo banale ultimo esempio, ma delle volte, è nelle cose semplici che possiamo trovare gli esempi più appropriati.

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