Lavanda: caratteristiche, proprietà e metodi di coltivazione
Chi non conosce il colore vivido e il profumo inconfondibile della lavanda? La Lavandula angustifolia è una pianta che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae molto apprezzata fin dai tempi antichi per le notevoli proprietà e gli accenti curativi.
La lavanda è una pianta con fusto non molto lungo, foglie lanceolate e fiori violacei raggruppati in spighe, un arbusto sempre verde che comprende tre specie differenti: lavanda officinale (preparati erboristici), lavanda ibrida (scopi ornamentali ed erboristici) e lavanda spica (meno proprietà).
Gli antichi romani capirono subito le sue infinite proprietà, soprattutto per profumare gli ambienti e preparare formulazione cosmetiche.
Da quel momento in poi, questi coloratissimi fiori sono stati utilizzati per creare rimedi naturali contro dolori addominali, mal di testa e altro.
Composizione
Le strabilianti proprietà della lavanda sono imputabili al suo olio essenziale e al mix di componenti e principi attivi:
- Acetato Di Linalile
- Acidi Fenolici
- Acido Ursolico
- Alcol Perillico
- Alcoli Terpenici
- Aldeidi
- Alfa-Terpineolo
- Beta-Ocimene
- Canfora
- Chetoni
- Cineolo
- Cumarina
- Esteri
- Flavonoidi
- Geraniolo
- Limonene
- Linalolo
- Ombelliferone
- Ossidi
- Pinene
- Tannini
Lavanda: Proprietà
La combinazioni di olio essenziale, acido ursolico, flavonoidi, tannini e sostanze amare tracciano il profilo di una pianta curativa e dai risvolti benefici:
- Sedativo – I fiori lilla possono dar vita a tisane e bagni rilassanti efficaci in caso di stress, ansia, nervosismo, emicrania e insonnia.
- Decongestionante e balsamico – Si comporta come un ottimo rimedio naturale con azione balsamica sulle vie respiratorie in caso di tosse, raffreddore e sintomi influenzali.
- Antispastico – Le proprietà carminative di questa pianta limitano il ristagno di gas a livello gastro-intestinale e risultano fondamentali per calmare dolori addominali e rilassare i muscoli del ventre.
- Antisettico e antibatterico – Esistono diversi preparati per uso esterno per sopperire a scottature, ferite, punture di insetti e irritazioni varie della bocca.
- Antinfiammatorio e antireumatico – Il prezioso olio essenziale risulta efficace per lenire i dolori articolari di schiena, collo, testa e nervo sciatico.
- Analgesico – I fiori violacei riescono a calmare i dolori e in particolare i dolori legati al ciclo mestruale.
- Digestivo – È stata riscontrata una certa efficacia in caso di digestione difficile, ulcere e dolori psicosomatici.
- Contro l’ipertensione – Il complesso dei suoi principi attivi sembra avere dei risvolti positivi sull’apparato cardiovascolare.
Olio essenziale di lavanda
L’olio essenziale di questa pianta rustica è una delle preparazioni più sfruttare per le proprietà lenitive, analgesiche, antinfiammatorie e sedative.
Ovviamente non può essere utilizzato puro ma in concomitanza con un olio base come olio di mandorle dolci oppure olio di Jojoba per massaggiare tempie, polsi o qualsiasi altra zona dolorante.
Questo olio essenziale è ottimo anche per la pulizia di pelle grassa e impura e pelle secca e disidratata.
È possibile utilizzare l’olio essenziale di lavanda come sedativo e balsamico in caso di sintomi da raffreddamento semplicemente creando profumati suffumigi con un paio di gocce di olio essenziale in un catino d’acqua bollente in cui è stato sciolto un cucchiaio di bicarbonato.
Per sfruttarne le proprietà distensive si possono miscelare i fiori o poche gocce di olio essenziale a un bagno caldo.
Fiori di lavanda
Sin dai tempi più antichi, i fiori essiccati di questa pianta vengono utilizzati per profumare armadi, cassetti e ambienti e per dar vita a saponette naturali o candele vegetali fatte in casa.
Oggi i fiori violacei possono diventare la base di uno speciale oleolito semplicemente lasciando i fiori essiccati in ammollo in un olio vegetale per 40 giorni, agitando di tanto in tanto il barattolo e riponendolo in un luogo fresco al riparo dalla luce del sole.
È possibile realizzare anche un infuso di lavanda che concilia il sonno e lascia andar via stress e stati d’ansia semplicemente lasciando riposare 1 cucchiaio di fiori secchi per una tazza di acqua bollente per cinque minuti, filtrare e bere.
Come coltivare la lavanda?
È possibile dar vita a una coltivazione di lavanda sul balcone o nel giardino dal momento che questa pianta rustica non impone annaffiature abbondanti e frequenti. L’unico deterrente alla sua crescita è il ristagno di acqua!
- Giardino – I terreni asciutti, calcarei profondi sembrano perfetti per coltivarla: esposizione in ambienti molto soleggiati e ventilati, preparazione del terreno in profondità, irrigazione non eccessiva, posizione delle piantine di 40 cm tra una pianta e l’altra, leggera concimazione periodica e potatura della lavanda al termine della fioritura.
- Vaso – Le regole della coltivazione della lavanda in vaso cambiano. Un esempio? È necessario concimarla, annaffiarla con regolarità, rinnovare periodicamente il terriccio e disporre uno strato di palline di argilla espansa sul fondo del vaso alto prima di colmarlo con il terriccio.
Controindicazioni ed effetti collaterali
I preparati a base di pianta di lavanda, come qualsiasi altra formulazione naturale, non conservano particolari effetti collaterali, specialmente se non si esagera con le quantità.
Un eccesso utilizzo delle formulazioni potrebbe dar vita a manifestazioni allergiche come eruzioni e dermatiti.
È consigliabile procedere con somministrazioni prudenti a bambini e donne in gravidanza mentre è sconsigliabile in caso di assunzione di antidepressivi, farmaci sedativi, terapie anticoagulanti e integratori a base di iodio e sali di ferro.