Ipertrofia dei turbinati: cause, sintomi e cura
L’aumento del volume dei turbinati che si trovano nelle fosse nasali è un problema noto come ipertrofia dei turbinati, una situazione che rende difficile la respirazione nasale e che causa apnee e russamento.
I turbinati non sono altro che sottili strutture ossee (inferiori, medie e superiori) a forma di gronda rivestite di mucosa e posizionate all’interno delle fosse nasali (setto nasale).
Si tratta di strutture deputare al filtraggio dell’aria che dal naso transita verso i polmoni, un’operazione che viene assicurata dall’elevato numero di ghiandole site nelle mucose che secernano muchi in grado di catturare le impurità nell’aria e di umidificare correttamente l’aria.
Ipertrofia dei turbinati
Il volume dei turbinati può essere soggetto a un aumento legato alla natura spugnosa della mucosa e alla dilatabilità dei corpi cavernosi.
È sufficiente che ci siano variazioni di temperatura, infezioni o anomalie nel sistema nervoso per provocare un aumento del volume.
In linea di massima l’ipertrofia dei turbinati si presenta come una situazione reversibile che ristabilisce il corretto transito dell’aria e la respirazione nasale.
Bisogna considerare che, se la situazione è piuttosto gestibile di giorno, i veri problemi iniziano di notte per via del fatto che la posizione distesa promuove un’ulteriore trofia delle mucose.
Ipertrofia turbinati nasali: Cause
L’ipertrofia dei turbinati (turbinati ipertrofici) può essere provocata da una serie di cause e situazioni scatenanti:
- Inquinamento – Le polveri sottili delle automobili e l’inquinamento atmosferico possono stimolare i turbinati nasali.
- Iperattività nasale – La sindrome di iperattività nasale o rinite vasomotoria è caratterizzata da un’eccessiva reattività della mucosa nasale a sbalzi di temperatura, aria troppo fredda o troppo umida, fumo, odori intensi o stress emotivi.
- Rinite allergica – La mucosa nasale può infiammarsi in seguito a una reazione allergica a pollini, polveri o acari.
Ipertrofia dei turbinati:Sintomi
L’ingrossamento dei turbinati crea le condizioni ideali per una respirazione che avviene con la bocca e peggiora la situazione generale:
- Naso sempre chiuso con prurito e starnuti
- Gocciolamento del naso
- Russamento (apnee notturne)
- Sonnolenza diurna
- Iposomia (riduzione delle capacità olfattive)
- Secchezza di gola e bocca
- Alito pesante
- Mal di testa
- Dolore alla base del naso
- Otturazione dell’orecchio
- Voce metallica
Diagnosi
La diagnosi dell’ipertrofia dei turbinati viene affidata all’otorinolaringoiatra e alla sua capacità di leggere i sintomi, analizzare il quadro anamnestico e richiede un approfondimento diagnostico:
- Rinoscopia – Il divaricamento delle narici permette un’ispezione della cavità nasale mediante endoscopi flessibili in modo da visionare lo stato della mucosa.
- Rinomanometria – L’esame permette di misurare la funzionalità della respirazione nasale e il grado di opposizione delle narici al passaggio dell’aria.
- Screening allergologico – Il prick test o il rast test servono a trovare l’eventuale allergene responsabile dell’incremento del volume dei turbinati.
- TAC semi paranasali – La Tomografia Assiale Computerizzata serve a capire se l’ipertrofia è associata a un setto nasale deviato o a un’ostruzione dei seni paranasali.
- Indagini – Il medico deve valutare la presenza di un’eventuale reflusso gastroesofageo come disturbo correlato.
Ipertrofia dei turbinati: Cura
Il medico può decidere di trattare i casi di ipertrofia dei turbinati mediante due tipi di approcci: farmacologico o chirurgico.
Trattamento farmacologico
Il paziente deve usare uno spray vasocostrittore o un farmaco corticosteroideo allo scopo di tenere sotto controllo l’ipertrofia e non aggravare ulteriormente la situazione.
In questo caso è possibile coadiuvare il trattamento farmacologico per l’ipertrofia dei turbinati con rimedi naturali: inalazioni di vapore caldo, suffumigi con oli essenziali, lavaggi nasali con soluzione salina o fisiologica e tisana calda.
Intervento chirurgico
La patologia può essere risolta completamente attraverso una serie di tecniche di chirurgica che interviene in maniera più o meno invasiva sui turbinati:
- Chirurgia standard – Le operazioni vengono eseguite in anestesia locale e può prevede la turbinectomia parziale (rimozione turbinati inferiori o medi) o il decongestionamento della sottomucosa (riduzione dei turbinati per decongestionamento).
- Laser – Il laser a CO2 con anestesia localizzata prevede un fascio luminoso ad alta energia che vaporizza lo strato superficiale della mucosa e del liquido e riduce il volume dei turbinati senza provocare danni.
- Bisturi a radiofrequenza – Il bisturi a onde elettromagnetiche viene introdotto nei corpi cavernosi presenti sotto la mucosa per trattare il tessuto con radiofrequenze.
- Debrider – Si tratta di una fresa rotante che riduce e aspira il tessuto ipertrofico dai turbinati ipertrofici.
Complicanze
Quando si soffre di ipertrofia dei turbinati è importante non trascurare la situazione allo scopo di evitare la comparsa di complicazioni:
- Malattie dell’orecchio – Le parti dell’orecchio possono essere coinvolte da processi infiammatori come l’otite.
- Sinusiti – L’infiammazione delle mucose dei seni paranasali danno vita alla sinusite e a tutti i suoi sintomi.
- Mal di gola – L’ipertrofia dei turbinati nasali potrebbe far infiammare la faringe.