Fobie: cosa sono e come combatterle

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Secondo quanto stabilito dall’Organizzazione mondiale della sanità circa il 10% della popolazione europea (e un italiano su quattro) ha sofferto, almeno una volta nella vita, di un disagio psichico legato a panico incontrollato e sproporzionato, ossia una fobia. Sono tanti i motivi che scatenano le fobie ossia insetti, rettili, aghi, luoghi chiusi o confusione, da questo punto di vista infatti la casistica di cose, animali e situazioni che possono scatenare una fobia è immensa.

Si tratta di timori fuori dall’ordinario, irrazionali, intensi e persistenti, ossia fobie. Questo è il disturbo d’ansia più diffuso, ovviamente non si tratta di condizioni fisiologiche, oppure di meccanismi difensivi come quella paura istintiva che mette in guardia da un pericolo reale. In realtà invece il fobico si allarma per qualcosa che non esiste e che non costituisce di per sé un rischio o un pericolo.

Spesso il terrore è scatenato da un particolare trauma anche se tutt’oggi l’origine delle fobie è oscura. A volte se si soffre di fobie l’esperienza scioccante è nascosta e non si ricorda, ma causa comunque la paura. Ad esempio un adulto che ha il terrore dei cani potrebbe  da bambino potrebbe essere stato aggredito proprio da un cane, senza ricordarlo e aver poi rielaborato quel turbamento interno fino a sviluppare l’irrazionale timore nei confronti di tutti i cani. Altre fobie invece, come quella per gli spazi chiusi, potrebbero essere causata da un trauma vissuto alla nascita, al momento del parto, oppure secondo gli psicologi durante un rapporto sessuale.

Secondo gli studiosi esiste anche una predisposizione genetica, i parenti di primo grado di fobici infatti hanno solitamente un’alta probabilità di sviluppare lo stesso problema. Chi soffre di fobie solitamente è affetto da una cattiva regolazione biochimica del sistema limbico del cervello, che diffonde degli allarmi immotivati. Proprio per questo motivo si considera che questo tipo di disturbo è ereditario.

Nelle persone affette da fobie basta anche il solo pensiero dell’oggetto o della situazione temuta per scatenare l’ansia anticipatoria, la paura della paura. Quando poi ci si trova di fronte a ciò che terrorizza, i sintomi sono gli stessi di altri disturbi ansiosi: sudorazione, tachicardia, difficoltà del respiro, tremori, aumento della pressione sanguigna.

Il periodo durante il quale si tende a sviluppare alcune forme di fobia è la tarda adolescenza, ma si può diventare fobici a qualunque età, perfino quando si hanno 90 anni, nel caso si fobiaviva un trauma scatenante. Esistono poi fobie tipiche delle donne e degli uomini. Le femmine di solito hanno il terrore di animali e insetti volanti, come pipistrelli, ragni e scarafaggi. Questa fobia ha addirittura una spiegazione evoluzionistica poiché nella preistoria era l’uomo a uscire dalla caverna per andare a cercare il cibo ed era quindi molto più abituato a vedere animali. La donna invece rimaneva sola coi suoi timori all’interno della caverna. I maschi invece sono spesso affetti da ipocondria, anche questo disturbo trae spiegazione nel passato, infatti il maschio non poteva mai ammalarsi perchè in quel caso i suoi figli sarebbero morti di fame, alla fine quest’ansia ancestrale è rimasta negli uomini fino ad oggi.

Le fobie più diffuse:

• Agorafobia (paura degli spazi aperti o affollati)
• Amatofobia (paura della polvere)
• Belonefobia (paura degli aghi)
• Botanofobia (paura delle piante)
• Cinofobia (paura dei cani)
• Claustrofobia (paura degli spazi chiusi)
• Coulrofobia (paura dei clown)
• Entomofobia (paura degli insetti)
• Ofidiofobia (paura dei serpenti)
• Ornitofobia (paura dei volatili)
• Scotofobia (paura del buio)

Ecco alcune fra le fobie :

L’agorafobia è più specificatamente la paura degli spazi aperto o affollati.  Spesso infatti i luoghi affollati e aperti sono causa di fobie dovute all’ansia di rimanere paralizzati o bloccati dal movimento delle persone che schiacciano gli altri. Di solito questa fobia si sviluppa in seguito ad uno o più attacchi di panico che avvengono in queste due condizioni. Dopo l’attacco di panico si tenta di evitare la situazione in modo ossessivo. Gli agorafobici inoltre soffrono anche di ansia anticipatoria, ossia si sentono male al solo pensiero di dover entrare in un luogo pieno di gente. Questa fobia si sviluppa soprattutto in età adolescenziale e colpisce in particolare le donne.
Troviamo poi la belonefobia, ossia la paura degli aghi. La paura fobica degli aghi e delle iniezioni è avvicinata al rischio di poter assumere sostanze che portino ad una perdita di controllo e quindi alla possibilità di essere aggrediti. Questa fobia può essere legata anche alla paura della sessualità, vista come invasione della propria intimità. Diversamente da altre fobie questa può causare anche lo svenimento inoltre alcuni recenti studi hanno dimostrato che la causa del disturbo è spesso genetica.

La paura dei cani è invece la cinofobia, ossia la paura dei cani. I cani possono infatti causare terrore per via di una cattiva convivenza con loro durante la prima infanzia. I bambini sono in tal caso facilmente impressionabili, quindi basta qualsiasi comportamento  strano del cane per far vivere ad un bambino un trauma che si rivelerà anche in età adulta.

Per approfondimenti:

Fobie sociali, strane ed ossessive

Attacchi di panico