Come evitare la sindrome da sovrallenamento
La sindrome da sovrallenamento, conosciuta anche come overtraining, si presenta come un complesso di segni e sintomi che affliggono l’atleta che ha esagerato con le sessioni di allenamento: quantità di workout, qualità degli esercizi e inadeguati periodi di recupero.
Si tende ad associare la sindrome da sovrallenamento agli atleti di medio e alto livello, ma questo non significa che non possa verificarsi anche nei soggetti che non praticano sport a livello agonistico che si sottopongono a sessioni di super allenamento o eccessivi carichi di lavoro rispetto alla preparazione fisica.
C’è da dire che l’overtraining può interessare sia gli atleti che eseguono sport individuali che gli sportivi che praticano sport di squadra (sindrome da sovrallenamento ciclismo, corsa e così via).
Sindrome da sovrallenamento e fatica
Non si deve confondere la sindrome da sovrallenamento dalla fatica provata dall’atleta al termine dell’allenamento.
La fatica rappresenta lo stato di superlavoro richiesto dal workout per terminare il ciclo e raggiungere i risultati desiderati in termini di allenamento muscolare e prestazioni fisiche. Può capitare di sentirsi stanchi, doloranti e avere mal di testa dopo lo sforzo fisico.
Nel caso del sovrallenamento infatti la persona non è più capace di esprimere la consueta performance anche dopo un adeguato periodo di pausa.
Generalmente per evitare di incorrere nella sindrome da sovrallenamento è essenziale organizzare sessioni di personalizzate e programmate, prevedere periodi di pausa per allenare e allo stesso tempo riequilibrare l’organismo sollecitato ed evitare fattori predisponenti quali inadeguato stile di vita, scorretto regime alimentare, insufficiente riposo notturno e fonti di stress.
Sintomi del sovrallenamento
Si tratta di una condizione che presenta sintomi ben specifici, segnali che allontanano la sindrome da sovrallenamento dalla semplice fatica o sforzo fisico:
- Aumento della frequenza cardiaca a riposo
- Disturbi dell’umore (senso di affaticamento, instabilità e simili)
- Disturbi gastrointestinali
- Dolori muscolari
- Insonnia
- Lesioni muscolo-scheletriche
- Perdita di peso
- Possibili infezioni alle prime vie aeree
- Riduzione dell’appetito
- Riduzione della durata della prestazione
Lo squilibrio del sistema neuroendocrino e oro-simpatico riduce l’efficacia delle difese immunitarie e realizza questa sintomatologia articolata.
Fortunatamente specifici esami di laboratorio e una corretta diagnosi possono escludere situazioni patologiche come infezioni virali o legami con fenomeni di anemia e/o sideropenia (mancanza di ferro).
Rischi
La dipendenza psicologica dall’allenamento lascia spazio a diversi rischi per il fisico. Quali?
- Infortuni – La ripetitività dell’allenamento può sollecitare muscoli, tendini, legamenti e ossa e provocare uno traumi rilevanti.
- Diminuzione massa muscolare – Può insorgere il catabolismo proteico o muscolare ovvero una richiesta di risorse dei muscoli da parte del corpo esausto.
- Riduzione densità ossea – Troppi esercizi fisici possono provocare una riduzione del livello di estrogeni nelle donne e quindi un maggiore rischio di osteoporosi.
Consigli per evitare la sindrome da sovrallenamento
È fondamentale affidarsi a figure professionali qualificati in grado di stilare un programma di allenamento personalizzato e adeguato alla forma fisica e agli obiettivi da raggiungere.
Come evitare la sindrome da sovrallenamento?
- Mantenere uno stile di vita sano e un corretto regime alimentare
- Concedersi un adeguato riposo
- Rilassare mente e corpo
- Idratarsi
- Evitare carichi eccessivi solo su pochi gruppi muscolari (cross-train)