Dulcamara: proprietà, usi e controindicazioni
La dulcamara o Solanum dulcamara è una pianta velenosa impiegata come rimedio naturale contro le affezioni della pelle, le malattie da raffreddamento e gli episodi di dissenteria. Scopriamola meglio!
La pianta rampicante perenne appartiene alla famiglia delle Solanaceae (la stessa di melanzane, pomodori, patate, bacche di Goji e altro) presenta un fusto dal sapore dolciastro e dal retrogusto amaro, fiori a forma di stella di color violetto e bacche verdi che diventano rosse a maturazione (velenose).
Il toccasana di Dulcamara si incarna con l’Elisir d’Amore di Gaetano Donizetti, una bottiglia di vino bordeux che aiuta il protagonista Nemorino a dichiararsi ad Adina.
Costituenti chimici
Pur essendo un pianta velenosa in natura, la dulcamara riserva una composizione chimica davvero interessante:
- Alcaloidi tropanici
- Fitosteroli
- Flavonoidi
- Saponine
Dulcamara: Proprietà
Le parti verdi della pianta (fusti, rami, foglie e bacche) presentano un fitocomplesso efficace nel trattamento di disturbi e lievi patologie.
In passato, grazie alle proprietà antinfiammatorie e anticolinergiche, i fusti di dulcamara venivano utilizzati come rimedio per le malattie dermatologiche.
Oggi, la pianta rampicante trova impiego perlopiù come rimedio esterno per la cura e il trattamento delle affezioni cutanee di varia origine.
In linea di massima, alla dulcamara vengono attribuite diverse proprietà quali capacità antivirali, antisettiche, emolitiche, anticolinergiche, citotossiche, antinfiammatorie, antiseborroiche e anestetiche locali.
La maggior parte delle proprietà della pianta è riconducibile alla presenza di glicosidi steroidei contenuti e il cui assorbimento sembra essere agevolato dalle saponine dalle attività espettoranti presenti nella stessa pianta.
Viene considerata una pianta velenosa per via degli alcaloidi (solamarini e solanina) contenuti in ogni parte della pianta, sostanze che stimolano le ghiandole e le mucosa e in caso di avvelenamento causano disturbi molto gravi (dolori addominali, tremiti, dissenteria e vomito).
La dulcamara ha ottenuto l’approvazione ufficiale per il trattamento di diversi tipi di affezioni cutanee, quali dermatiti, eczemi, acne e verruche.
Di fatto le potenziali proprietà antinfiammatorie, antisettiche e antiseborroiche della pianta riescono a gestire le affezioni cutanee a livello topico.
In questo senso basta preparare un decotto (1-2 grammi di preparato per 250 ml di acqua) e applicare la miscela sulla zona interessata.
La dulcamara viene utilizzata anche come rimedio naturale fai da te contro le affezioni da raffreddamento, asma, bronchiti, epistassi e disturbi reumatici.
Chiaramente la quantità di rimedio omeopatico da assumere può variare da persona a persona, anche in funzione del tipo di disturbo e in funzione della tipologia di preparazione.
Modalità d’uso
Le proprietà delle dulcamara in omeopatia vengono proposte sotto forma di preparazioni per infusi lenitivi e di compresse usate contro le malattie della pelle.
I rimedi naturali possono essere utili per trattare i raffreddori stagionali e i disturbi correlati (congestione nasale, febbre, allergie e altro).
- Eczema cronico – Il problema può essere trattato semplicemente assumendo 40 gocce di estratto fluido al giorno.
- Reumatismi – È sufficiente versare una tazza di acqua calda su un cucchiaino di erba essiccata, lasciare in infusione per 5 minuti, filtrare e bere 2 tazze al giorno un paio di mesi.
Controindicazioni
L’assunzione di rimedi naturali a base di dulcamara secondo le indicazioni risulta priva di effetti collaterali, anche se non si possono escludere i casi di avvelenamento dovuti all’ingestione della bacca della pianta.
Se il succo delle foglie e dei rami risulta velenoso e può causare dissenteria, vomito, eruzioni cutanee e crampi, le bacche possono restituire i classici sintomi da intossicazione (vomito, dolori lancinanti intestinali, diminuzione della frequenza del respiro, allucinazioni visive, convulsioni e perdita di coscienza).
Gli effetti collaterali della dulcamara sono imputabili alla solanina contenuta nella pianta, un alcaloide glicosidico tossico anche a basse dosi.
Non bisogna assumere estratti a base di dulcamara in caso d’ipersensibilità accertata verso uno o più componenti e in caso di bradicardia, asma bronchiale e glaucoma.
L’uso delle preparazioni a base di dulcamara è controindicato anche in gravidanza e durante l’allattamento.