Drosera: proprietà, modalità d’uso e controindicazioni
La drosera o Drosera rotundifolia è una pianta officinale appartenente alla famiglia delle Droseraceae conosciuta per le numerose proprietà terapeutiche. Scopriamola meglio!
Si tende a considerare la drosera come una pianta carnivora, ma in realtà è una pianta insettivora che cattura gli insetti attraverso secrezioni vischiose.
L’erba officinale può raggiungere i 20 centimetri di altezza e si presenta con foglie obovate, lungi tentacoli con peli porporini e fiori piccoli e bianchi che fioriscono in primavera e si chiudono a ibernacolo durante l’inverno.
La Drosera rotundifolia è nota anche come Rosolida o Rugiada del Sole e, sebbene originaria del Nord America, si trova in Italia come specie protetta che cresce nei luoghi freschi e umidi.
Nell’uso popolare, il succo fresco della drosera viene utilizzato contro le verruche, ma bisogna applicarlo con accortezza poiché la linfa delle foglie potrebbe provocare irritazioni e arrossamenti.
Drosera: Proprietà
La drosera in omeopatia viene considerata una pianta con proprietà antispasmodiche, bronco sedative, antisettiche, decongestionanti, antinfiammatorie ed espettoranti.
L’uso frequente della pianta officinale è legato ai suoi principi attivi: naftochinoni, glucosidi, flavonoidi, antociani, oli essenziali, enzimi proteolitici, tannini, resine, acido citrico, acido malico e minerali.
La pianta viene utilizzata per curare le affezioni delle vie aeree come tosse e bronchite, ma serve anche per calmare gli spasmi intestinali e per gestire le verruche.
Sembra proprio che il droserone, una sostanza calmante, riesca ad agire sulla muscolatura liscia dei bronchi e a calmare la tosse stizzosa.
La pianta officinale preserva un’azione antimicrobica dovuta alla presenza dei naftochinoni, sostanze in grado di contrastare funghi e batteri.
È proprio grazie all’unione dei naftochinoni e dei flavonoidi che sviluppa un’azione antinfiammatoria e all’acido ellagico che contrasta la formazione di nuove cellule cancerogene nel corpo.
La drosera sembra perfetta per trattare le malattie del sistema linfatico, i reumatismi, le artriti, i dolori osteoarticolari, gli stati ansiosi, i lievi stati depressivi e la dissenteria.
Modalità d’uso
Le parti della pianta officinale che vengono utilizzate come rimedi naturali sono tutte le parti aeree raccolte d’estate.
La drosera si usa fresca o essiccata per preparare un infuso utilizzato come calmante per tosse secca e antinfiammatorio dell’apparato respiratorio.
Tutto quello che bisogna fare per preparare l’infuso è versare un cucchiaino del preparato in una tazza di acqua bollente, lasciare riposare per 10 minuti, filtrare e bere l’infuso fino a 4 tazze al giorno.
Chiaramente è possibile sfruttare anche la miriade di rimedi contro la tosse che si trovano in commercio, preparazioni che contengono estratti o tinture di drosera associati ad altri estratti vegetali dall’azione mucolitica.
Non bisogna dimenticare, però, che la pianta non può essere utilizzata in cucina come spezia a causa del suo sapore amaro e acidulo.
Drosera: Controindicazioni
La drosera può presentare alcuni effetti collaterali e per questo è sempre bene consultare il medico prima di procedere con l’assunzione dell’erba officinale.
Il medico potrà indicare i farmaci con i quali i principi attivi potrebbero interferire (farmaci per l’ipertensione o farmaci per le malattie infettive) e indicare il giusto dosaggio per evitare problemi al tratto urinario.
In questo senso è bene ricordare che la linfa delle foglie potrebbe provocare irritazione alla pelle.