Dismorfofobia e Dipendenza da Chirurgia Estetica

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La tendenza al ritocco facile è un grosso problema. Tantissime sono le donne che si rivolgono ripetutamente al chirurgo per effettuare ritocchi estetici, iniezioni di botulino, o interventi di chirurgia come lifting e liposuzione. Ma attenzione tutto ciò può portare a un disturbo da dipendenza. Secondo una recente stima,circa il 10 % delle persone che si sottopone ad un trattamento,dopo il primo approccio alla chirurgia estetica,senza alcuna ragione non riesce più a farne a meno, e decide di sottoporsi senza logica,o senza criteri a ripetuti interventi di chirurgia estetica

Nicolò Scuderi, docente di Chirurgia plastica all’università La Sapienza di Roma, dopo il congresso della Società italiana di medicina estetica ha lanciato l’allarme su questo nuovo disturbo da dipendenza da chirurgia estetica: Per la maggioranza delle persone che vi ricorrono i trattamenti estetici sono giustificati. Ma vi è una quota di ‘habitué” o ‘addicted’ che dopo il primo intervento, magari motivato, non riesce più a smettere”.

Sono soprattutto giovanissime, e di sesso femminile. Si tratta di un disturbo che sul piano psichiatrico viene classificato come dismorfofobia, che letteralmente significa paura della deformità.I soggetti affetti dal disturbo,infatti, hanno la costante preoccupazione di essere deformi e per questo motivo ricorrono in maniera assidua al bisturi.

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