Cos’è l’omeopatia?
Non tutto ciò che è di origine naturale rientra nella categoria dei rimedi omeopatici. Su cosa sia davvero l’omeopatia c’è ancora tanta confusione. Andiamo quindi per punti e cerchiamo di chiarire il concetto.
L’omeopatia ha lo scopo di curare una malattia, utilizzando rimedi diluiti i cui sintomi, corrispondono proprio a quelli provocati dal rimedio che non è stato diluito e somministrato in linea generale con dosi più grandi.
Fu S. Hanheman che, nel 1800, inventò questa cura alternativa. Si accorse infatti che per curare la malaria, poteva diluire il farmaco curando lo stesso il problema, senza però dover sottoporre il paziente agli effetti collaterali del medicinale.
L’omeopatia venne sperimentata su tutti i fronti. Hanheman creò medicinali grazie ad alcune sostanze vegetali, minerali e animali. Li somministrava poi sottoforma di soluzioni alcoliche, granuli e globuli. Tutta l’omeopatia si basa sull’idea che il rimedio deve essere scelto in base ai sintomi manifestati dal paziente stesso. Ovviamente dovrà essere il medico omeopata a effettuare l’accurata analisi.
L’omeopatia funziona?
La medicina omeopatica ha dato tanti ottimi risultati e viene impiegata con grande successo anche per curare bambini piccoli e animali. Ovviamente non può curare tutto, così come non può la medicina allopatica (quella tradizionale).
Il motivo per cui sempre più persone decidono di affidarsi alla medicina omeopatica è il fatto che è quasi completamente priva di effetti collaterali. Il fatto che il farmaco viene più volte diluito, le sostanze che potrebbero ipoteticamente portare a delle controindicazioni, sono ridotte a una parte talmente insignificante da essere tollerata dall’organismo, il quale nel frattempo inizierà il proprio processo di guarigione.
Non si tratta di una pratica new-age e tanto meno di una scienza alla portata di tutti. Solamente i medici possono essere omeopati, in quanto si parla pur sempre di medicina, anche se non nel senso più tradizionale del termine.
L’omeopatia aiuta a capire quali sono le tendenze patologiche del paziente, capire cioè a quali disturbi è predisposto, ben prima che questi si manifestino. In questo modo si, la medicina omeopatica è anche preventiva. Aiuta il corpo ad aumentare le proprie difese verso le malattie, migliorando sia lo stato di salute fisico che quello mentale.
In un certo senso è una buona alternativa alla medicina convenzionale, i cui risultati si rivelano spesso transitori e deleteri. Questo perché la medicina allopatica cerca solo di far sparire il sintomo, la malattia, senza interessarsi di quale sia la causa profonda. Con l’omeopatia si va a rintracciare proprio questa causa, a neutralizzarla e scongiurare così il rischio di recidività.
Come viene visto il piaziente in omeopatia?
Il medico omeopatico non esamina il paziente come se fosse un macchina. Non si limita cioè a studiare la parte malata, ma prende la persona nella sua interezza e studia la sua fisiologia, l’anatomia, la costituzione, i fattori ereditari, quelli mentali e emotivi. In poche parole in omeopatia la persona non è solo “un pezzo di carne”, ma un essere fisico, mentale e psichico.
Questa visione del paziente non deve essere vista come una questione marginale, perché è proprio su questo concetto di unità che si basa l’intera medicina omeopatica.
Il medico omeopata è ben consapevole che non esistono delle cure identiche per tutti ma è necessario personalizzare e valutare sempre caso per caso. La malattia in se non ha significato se non viene vista e studiata nella totalità del malato.
Omeopatia e rimedi naturali sono la stessa cosa?
Altro errore piuttosto comune è proprio questo, quello di confondere la medicina omeopatica con quella erboristica. L’omeopatia utilizza si alcuni rimedi vegetali, ma non si limita a loro, sono solo una piccola parte di tutti i farmaci utilizzati.
L’omeopatia trae i propri rimedi dal regno vegetale, minerale e animale. Le sostanze venfono attivate mediate un processo di diluizione e dinamizzazione, le quali sono prive di effetti collaterali.
L’omeopatia funziona sempre?
No. Esattamente come non funziona sempre la medicina allopatica. Tuttavia, è sbagliata la credenza che l’omeopatia funziona solo se si crede nel suo potere. Non si parla di suggestione, ma di una vera e propria cura medica, che funziona indifferentemente dalla fiducia che riponiamo in lei.
L’omeopatia si basa su criteri terapeutici precisi e non su effetti placebi, come è stato dimostrato da alcuni studi per far chiarezza appunto sulla questione.
L’omeopatia è riconosciuta?
E’ possibile acquistare i farmaci omeopataci solo in farmacia e il Ministero della Sanità li ha riconosciuti come veri e propri medicinali. Sono quindi sottoposti alla registrazione per il loro inserimento all’interno della Farmacopea Ufficiale Italiana.
Possono essere prescritti solo dai medici, cioè quelle persone laureate in Medicina e Chirurgia e che sono iscritti all’Albo dell’Ordine dei Medici.
Ovviamente non mancano i pareri contrastanti rivolti all’omeopatia. Sono molte le persone che sostengono l’assoluta inefficacia di questi rimedi. Pochi mesi fa uscì una ricerca che dimostrava appunto come l’omeopatia sia scientificamente non efficace. Il motivo? All’interno di un granulo omeopatico non vi è più alcun principio attivo, ma solo zucchero. Per tanto il corpo non può ottenerne benefici.
Omeopatia: effetti collaterali
I medicinali omeopatici non sono tossici, in quanto non contengono sostanze chimiche. Non generano alcun tipo di effetto secondario. Questi farmaci quindi, possono essere somministrati anche durante l’allattamento e la gravidanza, ma soprattutto da coloro che ad esempio sono allergici ai farmaci comuni.