Cos’è la gastrite? Ecco tutto ciò che c’è bisogno da sapere.

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Il più classico dei ‘bruciori di stomaco’ spesso nasconde un disturbo serio, da dover riconoscere e affrontare con i giusti rimedi. Scopriamo cos’è la gastrite e come combatterla.

curare la gastrite

Riconoscere la gastrite

Con il termine gastrite si suole intendere uno stato infiammatorio che interessa lo stomaco. Tra i sintomi della gastrite vanno sicuramente annoverati gonfiore, nausea, vomito, senso di stomaco pieno dopo i pasti e diminuzione dell’appetito. Questi sintomi possono presentari all’improvviso, e dunque si parlerà di gastrite acuta, o costantemente nel tempo, con la gastrite cronica.

Quali sono le cause della gastrite? Ve ne sono davvero tante.

Tra le più comuni ci sono le medicine (aspirina, farmaci antinfiammatori non steroidei), l’eccesso di bevande alcoliche, lo stress e alcune allergie alimentari. Questi fattori possono portare anche a nausea e vomito con componenti epatiche.

Un altro dei principali responsabili della gastrite è l’Helicobacter pilori, un batterio duro a morire persino all’acido gastrico. La sua presenza si accerta con l’Urea breath test e l’HpSA. Pare che questo microrganismo si diffonda attraverso la saliva, non tanto con baci, scambi di bicchieri o tovaglioli o spazzolino da denti, ma si tratti di una primordiale trasmissione che avviene già in tenera età, nello scambio salivare tra mamma e bebè.

Curare la gastrite con l’alimentazione

francescoquatraro_Gastrite - patologie da HPCome riconoscere e curare la gastrite? È bene affidarsi a uno specialista, in questo caso rappresentato dal gastroenterologo, il quale potrà avvalersi di test come esami del sangue, test del respiro, esame delle feci, gastroscopia e radiografia e proporre dei rimedi per alleviare i sintomi e curare il disturbo.

L’alimentazione in caso di gastrite è fondamentale. Spesso viene riscontrata nel soggetto un’acidità dovuta ad un’eccessiva produzione di succhi gastrici e si viene orientati verso sane abitudini. In primis, c’è da eliminare l’uso frequente di alcool e tabacco, l’ingestione di alimenti troppo caldi o troppo freddi, il mangiare in fretta masticando molto poco, l’uso frequente di caffè, menta, cioccolato e bevande gassate.

Durante l’attacco acuto di gastrite il medico consiglia di evitare i frutti di mare, latte e derivati, yogurt, legumi e funghi, limitare gli alimenti ricchi di zuccheri, fra cui la frutta e le verdure crude, preferire i carboidrati del riso e delle patate invece della pasta, preferire il pane tostato, preferire metodi di cottura asciutti (padella, forno, ferri), ridurre la carne rossa che esercita un forte stimolo sulle secrezioni acide, preferire verdure cotte povere in ferro e cellulosa come lattuga, ortica, insalata cappuccina, zucchine e finocchio. Dopo l’attacco acuto possono essere reintrodotte gradualmente verdure crude di stagione e frutta poco acida.

Altri rimedi naturali contro la gastrite

La fitoterapia, per combattere e curare la gastrite utilizza diverse piante con azione antinfiammatoria e cicatrizzante sulle mucose del sistema digerente. Quali? Abbiamo l’Aloe Vera, l’Achillea, la Malva e la Liquirizia.

Per quel che riguarda i Fiori di Bach, soprattutto se la gastrite è di natura psicosomatica, viene consigliato il Rock water, in grado di favorire flessibilità mentale, apertura, ed elasticità caratteriale, aiuta a delegare le mansioni e a lasciare che le cose seguano il loro naturale sviluppo, senza tenerle costantemente sotto controllo.

Altre volte l’infiammazione della mucosa gastrica è la manifestazione fisica della collera. In questo caso, Chicory è indicato a chi si sente ferito da senso di tradimento, ingratitudine, scarsa riconoscenza, e dalla sensazione di non essere mai amato o desiderato veramente. Confonde il possesso con l’affetto, il controllo con l’attenzione e la cura. Questo fiore insegna l’amore incondizionato rispettando le esigenze degli altri.

Infine, sono pochissimi sono gli olii essenziali impiegati per la gastrite, perché la maggior parte di questi hanno proprietà digestive; stimolando dunque la produzione dei succhi gastrici non sono adatti a chi soffre di gastrite.

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