Cibi per il fitness: attenzione a non esagerare!
Una recente ricerca ha stabilito che non è bene abusare degli snack fitness, ovvero di tutti quei cibi che mangiamo per rimetterci in forma, diminuendo poi lo sforzo fisico effettivo.
Stiamo parlando delle barrette spezza-fame per la palestra, dei cereali per lo sportivo, e della merendina post-allenamento: tutti cibi che sull’etichetta riportano la parola “fitness” per far intendere che sono amici della linea. A porre l’attenzione su questi cibi è uno studio, pubblicato sul Journal of Marketing Research: ne mangiamo tropp, e poi tendiamo anche a diminuire l’intensità dello sforzo.
Chiariamoci: si tratta di cibi che spesso sono davvero salutari, o che servono per recuperare le energie dopo uno sforzo fisico, ma spesso ne mangiamo più del necessario. Veniamo infatti spinti a credere che sono i cibi stessi a fare la differenza, anche senza fare davvero sport e attività fisica. Lo racconta Joerg Koenigstorfer, dell’Università di Monaco, che ha studiato un gruppo di volontari che potevano scegliere fra snack fitness o normali e poi decidere quanto e se allenarsi: “Tutti hanno mangiato in maggior quantità i prodotti con un marchio in cui si sottolineava la parola fitness, con un effetto ancora più evidente nei partecipanti che volevano perdere peso. Purtroppo consumarli si associa pure a una sensibile riduzione dell’esercizio, come se gli alimenti per stare in forma fossero percepiti come sostitutivi dell’allenamento”.
In pratica, si tratta più di un problema psicologico che fisico. Chi mangia troppi snack per restare in forma, poi fa poco per allenarsi davvero. Bisogna capire inoltre che abusare di questi alimenti non è corretto: un’alimentazione equilibrata è sempre meglio di qualunque barretta. Va bene non farsi mancare tutti i nutrienti essenziali, ma è necessario anche evitare gli eccessi.
Mangiare cibi troppo proteici per restare in forma, ad esempio, è un errore che molti uomini commettono senza accorgersene: “La tendenza a eccedere con questi prodotti deriva spesso dalla ricerca di una mascolinità ideale da ottenere in palestra — spiega l’autore di uno studio in merito, Richard Achiro —. I contorni del problema sono così ampi che si sta valutando se ritenere l’abuso di supplementi da allenamento un nuovo sottotipo di disturbo alimentare“.