Celiachia: Prima va conosciuta e poi diagnosticata
La celiachia è un intolleranza alla gliadina, componente alcol-solubile del glutine. Il glutine è contenuto nel frumento, orzo, segale e farro, tutti i derivati di questi elementi risultano dannosi per chi soffre di celichia.
I celiaci stimati sono, fino ad oggi, l’ 1% della popolazione italiana, ma le stime future parlano di un incremento che porterà al 6% la percentuale di celiaci. Nonostante il problema celiachia si stia diffondendo, i progressi medici in tal senso non sono ancora in grado di stabilire se un soggetto soffra o meno di questa malattia, infatti, non vi sono test scientifici che riescono a stabilire se un soggetto sia malato o meno.
Il problema celiachia sembra essere più marcato negli USA, secondo le stime oltre oceano ai parla del 15-25% della popolazione che, spontaneamente, ha deciso di seguire una dieta senza glutine. Questo dato sembra far pensare ad una situazione che si distacca dalla celiachia in quanto malattia, soprattutto se si pensa che alcune star USA come Gwyneth Paltrow hanno dichiarato di sentirsi meglio da quando seguono diete senza glutine.
Il problema sembra spostarsi dal fattore malattia al fattore moda, le diete per chi è intollerante al glutine sono vendute a prezzi non del tutto economici e, dietro questa malattia, è nato un business molto redditizio.
La celiachia rimane comunque una realtà, Che deve essere affrontata come tale, evitando di pubblicizzarla come una moda del momento. C’è bisogno di più serietà sia da parte delle aziende produttrici di alimento senza glutine sia da parte del mondo medico, che ha il dovere di indagare di più sulle cause di questa malattia, nonché sperimentare una metodologia di diagnosi.