Angelica pianta: proprietà, utilizzi e coltivazione dell’Angelica Archangelica

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L’angelica o Angelica archangelica è una pianta appartenente alla famiglia delle Ombrellifere molto apprezzata nell’ambito dei rimedi naturali per via delle proprietà antispasmodiche, calmanti, antinfiammatorie e carminative. Scopriamola meglio.

Angelica pianta- foto dr.hauschka.com

La pianta originaria del Nord America e delle zone centro settentrionali d’Europa raggiunge il metro e mezzo di altezza e presenta un fusto lungo, robusto e ricco di rami di colore verde striato rosso.

I fiori dell’angelica, come tutte le piante della categoria di appartenenza, tendono a disporsi in modo da formare delle “ombrelle”.

Costituenti chimici

Le mille virtù della pianta di angelica sono strettamente legate alla composizione chimica:

  • Olio essenziale (betafellandrene, pinene e bisabolene)
  • Cumarine (umbelliferone)
  • Furanocumarine (bergaptene, arcangelina, arcangelicina, imperatorina e isoimperatorina)
  • Flavonoidi (arcangelone)
  • Derivati acido caffeico
  • Fitosteroli

Angelica pianta: proprietà

Digestione- foto iyihisset.com

Il fitocomplesso descrive una pianta dalle proprietà spasmolitiche, espettoranti, aromatiche e carminative ossia un rimedio naturale utilizzato come digestivo e coadiuvante per i trattamenti contro l’anoressia, il mal di testa e i dolori mestruali:

  • Digestione – L’azione rilassante si sposa all’effetto carminativo che stimola la digestione ed evita la formazione di gas intestinali.
  • Appetito – La pianta delle Ombrellifere, se viene assunta prima dei pasti, stimola l’appetito specialmente in casi di anoressia.
  • Disturbi da raffreddamento – La pianta di angelica può essere assunta contro le affezioni da raffreddamento visto che riesce a sciogliere i muchi e promuovere l’espulsione del catarro.
  • Antibatterico – Gli studi condotti in vitro dimostrano che l’olio essenziale di angelica riserva attività antibatteriche e antimicotiche contro i microrganismi Clostridium difficile, Clostridium perfringens, Enterococcus faecalis, Eubacterium limosum, Peptostreptococcus anaerobius e Candida albicans.

Angelica Archangelica: coltivazione

Angelica pianta officinale- foto homeremediess.com

La pianta allo stato naturale non è presente in Italia, a parte rari esemplari in alcune zone del nord Italia. La pianta di angelica può essere coltivata in modo ottimale semplicemente seguendo alcuni accorgimenti:

  • Tipo di terreno – La pianta si adatta bene a quasi tutti i tipi di substrato, ma preferisce terreni sciolti e lavorati in profondità, con un certo grado di umidità.
  • Esposizione – L’esposizione ottimale è in pieno sole, anche se tollera bene anche un esposizione semi-ombreggiata.
  • Tecnica di impianto – L’impianto viene effettuato su filari distanziati di 70-80cm. Basta effettuare dei solchi poco profondi di circa 5cm, collocare 2-3 semi distanziandoli di almeno 70 cm e ricoprire con un sottile strato di terriccio.
  • Messa a dimora – La messa dimora dell’angelica si effettua nel periodo primaverile.
  • Moltiplicazione – La moltiplicazione avviene raccogliendo i semi dopo la completa maturazione e piantandoli subito dopo.
  • Raccolta per il consumo – La raccolta viene effettuata quando i fusti sono ancora giovani nel periodo di maggio e giugno. Le foglie per consumo fresco possono essere prelevate a inizio del periodo primaverile.
  • Conservazione – Le infiorescenze possono essere recise e fatte seccare, i semi possono essere separati e tenuti in barattoli di vetro.

Modalità d’uso dell’angelica pianta officinale

Infuso di angelica- foto giardinaggio.net

Generalmente è possibile usare ogni parte dell’Angelica Archangelica, specialmente per la preparazione di rimedi naturali:

  • Infuso – La preparazione delle tisane all’angelica richiedono di versare un cucchiaio raso di radice in una tazza d’acqua, coprire, lasciare in infusione per 10 minuti prima di filtrare e bere per digerire correttamente e gestire spasmi intestinali, mestruali, mal di testa o sintomi influenzali.
  • Olio per massaggi – È sufficiente diluire dieci gocce di olio essenziale di angelica in 250 ml olio di mandorle dolci, agitare energicamente e frizionare il composto nelle zone colpite da nevralgie, reumatismi o dolori muscolari.
  • Bagno purificante – In questo caso occorre lasciare bollire una manciata di fiori di angelica, iperico, lavanda e rosmarino in un litro di acqua, lasciare in infusione per 10 minuti, filtrare il liquido e versarlo nella vasca con acqua calda per fare un bagno rilassante.

Angelica pianta in cucina

Frittata- foto pinterest.com

Molto spesso non si fa riferimento all’angelica come a una pianta da poter sfruttare in maniera versatile in cucina nella preparazione di molte pietanze:

  • Foglie – Le foglie tenere possono essere usate per preparare minestre, minestroni e insalate.
  • Germogli – I germogli possono essere impiegati come verdure bollite nei contorni o ingredienti segreti nelle frittate.
  • Radici – Le radici devono essere macinate e ridotte in polvere per essere sfruttate nella preparazione di frittate, frittelle e altro.
  • Frutti e gambi – I frutti e i gambi si possono candire, cotti e crudi nelle insalate.

Angelica: Controindicazioni

Angelica controindicazioni- foto tuttosemi.com

L’uso di angelica non preserva particolati controindicazioni, fatta eccezione in caso di gravidanza e allattamento.

È particolarmente sconsigliato assumere angelica quando ci si espone alla luce solare per via del contenuto di furanocumarine, sostanze fotosensibilizzanti che possono provocare infiammazioni cutanee ed eritemi solari.

L’angelica potrebbe sviluppare un possibile potenziamento della gastro lesività da FANS e cortisonici, interferire con terapie anticoagulanti e potenziare gli effetti di farmaci fotosensibili

In caso di ipersensibilità alla pianta di angelica, si possono verificare anche sanguinamenti, un effetto lassativo e febbre.

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