Alluce valgo: Cause e rimedi

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Che cos’è l’alluce valgo? L’alluce valgo è una deformazione patologica dell’articolazione metatarso-falangea, l’articolazione del primo dito del piede, l’alluce, il quale tende ad inclinarsi a ventaglio verso le altre dita portando visibilmente ad una deviazione laterale della struttura ossea del metatarso e alla comparsa di una sporgenza ossea tipica che, utilizzando una terminologia medica, viene definita un’ esostosi della testa metatarsale.

Alluce valgo

Una simpatica curiosità ci fa comprendere la derivazione del nome della patologia, il quale nasce dal fatto che, tra il primo metatarso e l’alluce, ormai non più allineati come dovrebbero, viene a formarsi un angolo detto, in ambiente medico, vagismo da cui, appuntom, il nome della deformità dell’alluce valgo.

In alcuni casi tale patologia è asintomatica ma, nella maggior parte dei cosi, questa scorretta posizione del segmento osseo metatarsale dell’alluce provoca arrossamenti, gonfiore, dolore pulsante, infiammazioni e, in alcuni casi, ulcerazioni che rendono dolorosa, se non impossibile, anche una semplice passeggiata.

Cause dell’alluce valgo

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In molti sono d’accordo nel definire l’alluce valgo non una vera e propria patologia ma una semplice variante anatomica così come il piede piatto o il piede cavo, derivante dall’espressione di geni particolari; parliamo dunque di cause genetiche. Secondo molti ricercatori, infatti, l’alluce valgo è una deformità controllata dalla porzione genica di un qualche nostro cromosoma purtroppo non ancora identificata e, a fornire validità a tale affermazione, le simpatiche coincidenza (se coincidenze sono e se in questo modo le possiamo chiamare) per cui chi è affetto dall’alluce valgo, si ritrova in famiglia almeno una persona (un genitore, un nonno, un cugino etc) che abbia/abbia avuto la stessa deformità.

Voci di corridoio, fanno risalire l’alluce valgo anche ad altri fattori sebbene, gli stessi ricercatori dapprima menzionati, considerano questi semplicemente fattori acceleranti della patologia che, a breve o a lungo termine, si sarebbe comunque manifestata.

Tra questi fattori-causa dell’alluce valgo ritroviamo senz’altro:

  1. lassità legamentosa;
  2. postura errata mantenuta a lungo dal soggetto;
  3. processi infiammatori avanzati;
  4. traumi (fratture, distorsioni etc) malamente curati;
  5. utilizzo di calzature troppo strette o/e appuntite;
  6. utilizzo frequente di scarpe con un tacco particolarmente alto che costringono il piede a mantenere per lungo tempo una posizione innaturale, causando per giunta un accorciamento del tendine di Achille;
  7. utilizzo di scarpe non adatte alla forma anatomica del proprio piede e che non consentono un corretto appoggio della pianta essenziale nel processo di cammino conducendo ad una iper-sollecitazione o a uno stiramento dei muscoli peroniero lungo e peroniero breve responsabili anche di distorsioni alla caviglia e di tendinite dei peritonei;

Salta subito all’occhio che una notevole importanza nello sviluppo dell’alluce valgo, viene attribuita all’utilizzo di calzature inadatte.

In effetti ci pare doveroso aggiungere che, se pure volessimo dar retta solo a chi dice che le cause dell’alluce valgo sono genetiche, non possiamo far finta che l’utilizzo di calzature inadatte o particolari non condizionino la nostra vita. Una qualunque anomalia del passo, causata per esempio dall’uso di calzature inadatte che non consentono un corretto appoggio del piede e una corretta camminata, conducono ad una iper-sollecitazione di alcuni muscoli e a una cattiva postura.

La scarpa col tacco estremamente alto, tanto per dirne un’altra, porta il piede ad assumere una posizione insolita che sposta il baricentro del corpo in avanti stravolgendo la ripartizione del peso che, quindi, va a gravare su una superficie d’appoggio più piccola. Spesso, la distorsione che il tacco troppo alto provoca alla colonna vertebrale appare visibile già soltanto osservando le anche del bacino che, nella maggior parte dei casi, risulta spostato in avanti e ruotato su un lato costringendo, la stessa colonna vertebrale, ad assumere posizioni che, se tenute a lungo, possono provocare gravi problemi tra i quali la ben conosciuta scoliosi.

Rimedi e prevenzione

rimedi alluce valgo

Posta l’esistenza dei sintomi principali della patologia quali

  • arrossamento,
  • gonfiore,
  • dolore pulsante all’alluce e alla pianta del piede,
  • difficoltà nella deambulazione,

è sempre consigliabile chiedere il parere di un esperto, magari di un ortopedico che, dopo un’attenta visita durante la quale sarà stata stilata l’ipotesi diagnostica di un alluce valgo, vi chiederà senz’altro, per poterla confermare o meno, esami radiografici standard del piede sottocarico (in piedi) in proiezione antero-posteriore, laterale e con particolare dei sesamoidi, la cui lussazione è di regola la causa del dolore a carico di questa articolazione; esami di routine.

La risoluzione dell’alluce valgo non sempre è possibile se non sottoponendosi ad un intervento chirurgico.

Come abbiamo già detto fatti, l’alluce valgo è, molto spesso, congenito, genetico e quindi non dovuto a cause esterne sebbene, in alcuni casi delle piccole attenzioni possono alleviare la patologia.

Tra i rimedi più validi consigliati per lenire l’alluce valgo:

  1. utilizzare scarpe morbide e comode evitando, se possibile, i tacchi troppo alti (ci si dovrebbe limitare ai 4-5 cm). Volendo definire allora le caratteristiche principali da ricercare nella scarpa adeguata per chi soffre o potrebbe soffrire di alluce valgo ci sono sicuramente una tomaia confortevole, morbida e priva di cuciture, seguita da una suola relativamente piatta (diciamo relativamente perché una scarpa del tutto piatta non è indicata per la patologia in questione), che sia morbida e accogliente a livello del tallone e spaziosa avanti;
  2. se ritenuto necessario dal medico, utilizzare scarpe ortopediche e/o plantari;
  3. rivolgersi a un fisioterapista;
  4. ricorrere all’intervento chirurgico sottoponendosi a osteotomie percutanee (tagli di precisione sull’osso che correggono geometricamente l’angolo del valgismo) o ricorrendo all’utilizzo di un laser.

 

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