Alla scoperta della cannabis terapeutica
In molti paesi del mondo, compresi alcuni stati europei, la marijuana non è semplicemente una “droga da sballo”, bensì anche una sostanza utilizzata nella cura di molte malattie, che in aggiunta intossica l’organismo molto meno dei farmaci tradizionali.
In Italia la cannabis è ufficialmente un farmaco dallo scorso febbraio, dopo l’entrata in vigore del decreto Balduzzi. Nel nostro Paese, in ogni caso, è ad oggi legale solo la vendita dei semi di questa pianta. In commercio sono disponibili numerosi tipi di semi femminilizzati, ossia che producono solo la tipologia femminile della pianta, l’unica che garantisce la fioritura.
Ma la cannabis e, nello specifico, i farmaci a base di cannabinolo, aiutano veramente? Le proprietà terapeutiche della cannabis maggiormente conosciute sono quelle antidolorifiche, antispastiche e antiemetiche. L’anno scorso un team di ricercatori del California Pacific Medical Center di San Francisco ha scoperto che la marijuana sarebbe in grado di fermare le metastasi tumorali; pare infatti che il cannabidiolo riduca l’efficacia della proteina ID-1, che svolge un ruolo rilevante nella diffusione del cancro.
L’efficacia della cannabis contro il cancro è testimoniata anche da Tony Verzura, uno dei proprietari dell’enorme dispensario medico River Rock Colorado, specializzato nella cura con cannabis terapeutica, il quale sostiene che numerosi pazienti affetti da tumore hanno riscontrato una notevole diminuzione delle cellule tumorali, a seguito di terapia con cannabinoidi.
A proposito di luoghi nei quali la cannabis è legale, non si può non parlare della California, stato degli Usa nel quale l’uso terapeutico è permesso da circa 20 anni. La vendita della marijuana terapeutica è estremamente diffusa, tanto che in alcune città si trovano distributori che forniscono a chi è autorizzato dal Medical Marijuana Program numerose varietà di cannabis.
In Francia recentemente la produzione, la vendita e il consumo di farmaci cannabinoidi sono stati permessi, mentre poco tempo prima anche il governo ceco ha optato per legalizzare la vendita della marijuana medica, pianificando inoltre di avviare la produzione controllata di cannabis a scopi medici entro i confini nazionali nei prossimi anni.
E chissà che l’ultima sensazionale scoperta nel campo dell’utilizzo terapeutico della marijuana, ossia quella riguardante i benefici che essa avrebbe su diabete e obesità, non possa cambiare le cose nel nostro Paese, nel quale queste due patologie sono sempre più diffuse a causa delle abitudini alimentari e di vita sbagliate.
A proposito di questo studio, i ricercatori di tre istituti americani, nello specifico la University of Nebraska, l’Harvard School of Public Health e il Beth Israel Deaconess Medical Center, hanno scoperto che chi fuma regolarmente marijuana è statisticamente più magro di chi non la fuma; ma non solo: pare che la marijuana agisca in modo benefico sul colesterolo e sul sangue, diminuendo la quantità di zuccheri e dunque abbassando il livello glicemico. Come ormai è noto, il diabete di tipo 2 è spesso una conseguenza dell’obesità, dunque la scoperta dei ricercatori potrebbe aiutare la lotta a queste due gravi patologie. Un motivo in più per ricorrere alla cannabis terapeutica e concludere l’ormai infinito dibattito sulla legalizzazione della sostanza.