Alga tossica: come comportarsi in caso di infezione
Come ogni estate, oltre al sole e al caldo ci tocca il famoso periodo dell’alga tossica, che causa non pochi disturbi e preoccupazione ai bagnati, al punto che, quando il fenomeno è troppo pubblicizzato, si ” sfollano ” le spiagge…
L’alga tossica esiste ed è un fenomeno che si verifica frequentemente nei nostri mari, soprattutto nel sud Italia. Questo fenomeno è sicuramente meno grave di quanto si possa pensare, ad ogni modo va considerato che l’alga tossica causa un malessere fisico generale che, in alcuni casi e in presenza di altre patologie, come quelle legate all’apparato respiratorio, può essere necessario recarsi in strutture ospedaliere.
Purtroppo il fenomeno dell’alga tossica non si può evitare, tuttalpiù è possibile ” tamponarlo ” comunicando tempestivamente ai bagnati la presenza dell’alga. Inoltre il fenomeno può essere arginato grazie all’intervento tempestivo della capitaneria di porto e del personale addetto alle spiagge.
L’alga tossica è una particolare alga che è in grado di produrre tossine che possono accumularsi in molluschi e altri prodotti consumati abitualmente dall’uomo. L’infezione da alga tossica, contrariamente a quanto si pensa, non avviene esclusivamente se si fa il bagno, ma può avvenire sia per via aerea sia per via alimentare. Se l’infezione si contrae per via alimentare i sontomi accusati possono essere: vomito, diarrea, dolori agli arti, spasmi muscolari e difficoltà respiratorie. Per via aerea i sintomi sono pressoché gli stessi, ma, in alcuni casi, molto meno marcati. Ad ogni modo l’infezione sparisce da sola dopo 24-48 ed i primi sintomi si hanno dopo 2-6 ore dall’esposizione. I sintomi che più frequentemente si sono registrati nei soggetti che hanno contratto l’infezione sono: febbre alta, oltre i 38 gradi, mal di gola, tosse, dispnea, cefalea, nausea, rinorrea, congiuntivite e lacrimazione, vomito e dermatite. Ovviamente l’intensità dei sintomi dipende sia dalle caratteristiche del soggetto sia dalle modalità di esposizione, nei casi più gravi i sintomi sono: cefalea, febbre, brividi, debolezza, vomito, congiuntivite, bruciore urinario. In casi gravi risulta utile l’utilizzo di prednisolone per via generale.
ALGA TOSSICA: COME PROTEGGERSI DAL RISCHIO DI INFEZIONE
Prima di tutto è buona norma non fare il bagno quando si è a conoscenza della presenza di alghe tossiche nella zona, la prevenzione, come in tutte le cose, scongiura i possibili rischi. È altresì importante evitare di recarsi nelle spiagge interessate dal fenomeno, si ricorda infatti l’infezione non si contrae soltanto facendosi il bagno a mare, ma anche inalando le tossine dell’alga presenti normalmente nelle vicinanze della battigia. Se si viene colpiti dalle tossine dell’alga la prima cosa da fare è lavarsi vigorosamente con acqua e sapone, questo procedimento serve a togliere le tossine presenti sulla pelle. Dopo il lavaggio è utile applicare sulla pelle dell’alcol o dell’aceto e di una lozione di idrocortisone 1% due volte al giorno. In casi più gravi risulta invece necessario rivolgersi al proprio medico che sarà sicuramente in grado di prescrivervi prodotti più idonei. Risulta importante rivolgersi a strutture ospedaliere in caso si soffra già di patologie legate all’apparato respiratorio, queste infatti possono aggravarsi se si respirano le tossine dell’alga tossica.
Ci si può facilmente accorgere della presenza dell’alga tossica che ha la caratteristica di proliferare quando il mare è calmo e di sprigionare le sue tossine quando il mare è agitato. La presenza dell’alga tossica è osservabile ad occhio nudo, la superficie dell’acqua appare di consistenza gelatinosa e opaca, si forma inoltre una pellicola bruna sugli scogli e sul fondo marino.
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